L’Immaginario scientifico cambia guida dopo 17 anni

Il fondatore Fabio Carniello si è dimesso da direttore per motivi personali. Al suo posto da giugno al Science Centre di Grignano arriva Serena Mizzan

Non sarà Fabio Carniello a gestire il trasloco dell’Immaginraio scientifico a Trieste. Il direttore lascia per motivi personali. Si è dimesso anche da vicepresidente della cooperativa. E toccherà a Serena Mizzan (ex Enaip e Icmp) portare a termine lo sbarco sulle Rive (non più all’ex Pescheria come fu immaginato ma all’ex Meccanografico di Campo Marzio). Un cambio al vertice inaspettato al Science Centre di Grignano. Solo un mese e mezzo fa era stato Carniello a illustrare in Commissione comunale il progetto di trasloco dell’Immaginario scientifico.

Da giugno, invece, l’archeologa Mizzan prenderà il suo posto alla guida del Science Centre di Grignano, con le sue cinque sedi in Friuli Venezia Giulia, tra cui la sede centrale di Trieste. Dopo 18 anni, 17 dei quali nella veste di direttore, Carniello lascia quindi le redini dell'Immaginario: ne ha gestito la transizione da centro per la divulgazione scientifica rivolto per lo più alle scuole presso la Fiera di Trieste e lo ha guidato attraverso l'avvio e la crescita della prima sede permanente come science centre di nuova generazione a Grignano (1999), e poi l'apertura delle altre sedi regionali: a Malnisio di Montereale Valcellina (Pn), con il Science Centre all'interno dell’ex Centrale idroelettrica “Antonio Pitter” (2007) e il Geo Centre Immaginario Geografico nell'ex Latteria sociale (2008); a Pordenone con un Immaginario Scientifico all'interno dell'ex Cotonificio di Torre (2012), e a Tavagnacco con il Dida Centre Immaginario Didattico presso il mulino di Adegliacco (2012). Oggi l'Immaginario Scientifico è un importante museo diffuso di nuova generazione, visitato negli anni da quasi 900mila persone (30mila all’anno solo a Trieste), punto di riferimento per la divulgazione scientifica e per la didattica informale museale.

Trieste 27 luglio 2013, Salone degli Incanti, TRAME. ph Massimo Goina ©2013 MassimoGoina.com
Trieste 27 luglio 2013, Salone degli Incanti, TRAME. ph Massimo Goina ©2013 MassimoGoina.com

Con 15 dipendenti e una cinquantina di collaboratori, elabora e gestisce tutte le attività istituzionali dei propri musei, fornendo analoghi servizi anche a terzi. «Nel corso di questi 18 anni ho raccolto l'intuizione e la pionieristica opera fatta dal gruppo originario nella prima sede (ex Fiera di Trieste, ndr) - racconta Carniello -. Ricordo, uno per tutti, Paolo Budinich. Ho potuto contare sulla straordinaria operosità di collaboratori capaci e motivati (come il vicedirettore Aura Bernardi) e sul disinteressato, prezioso supporto del presidente e dei consiglieri tutti della cooperativa. Lascio un gruppo affiatato, competente e dinamico e saluto con soddisfazione l'arrivo di Serena Mizzan». A guidare l'Immaginario Scientifico a partire da giugno sarà quindi Serena Mizzan, una laurea in archeologia e poi due specializzazioni una a Trieste e l'altra a Roma in didattica museale. Ha svolto attività di ricerca all'Università di Trieste, è stata conservatore dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste. Passa poi al privato e per ricoprire il ruolo di direttore innovazione, sviluppo e progettazione di Enaip Fvg. Nel 2002 rileva la maggioranza di Prospero srl società insediata in Area di Ricerca specializzata in editoria scientifica multimediale e ne tiene la guida fino al 2010, quando viene chiamata a ricoprire il ruolo di direttore della Fondazione Icmp che si occupa di formazione e beni culturali in Porto Vecchio. «Ho avuto più volte occasione di intersecare il mio percorso professionale e personale con quello dell’Immaginario Scientifico – dice Mizzan (che già nei primi anni '90 ha collaborato con Grignano) – e ne ho sempre apprezzato contenuti, metodi e stile. Considero un grande onore questo incarico».

Mario Bucher, presidente del Laboratorio dell'Immaginario Scientifico, rende gli onori a Carniello: «Desidero esprimergli la massima gratitudine per il suo incommensurabile impegno creativo e manageriale, la grande dedizione, la lucidità d’ingegno e il suo coltissimo e innovativo contributo nel campo della divulgazione scientifica, dimostrati in quasi vent’anni di intenso lavoro, il cui effetto principale è stato quello di rendere possibile il traghettamento dell’Immaginario Scientifico ai brillanti risultati di oggi, sia in termini di apprezzamento da parte del pubblico che di efficienza organizzativa».

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