L’illustratrice Nicoletta Costa non può ritirare il pacco alle Poste di Trieste: «Lei non è Giulio Coniglio»
TRIESTE I bambini di una scuola inviano una serie di disegni a Giulio Coniglio, il personaggio nato dalla mano dell’illustratrice Nicoletta Costa. Poste Italiane però non le consente di ritirare il pacco. Pur essendoci il suo indirizzo scritto correttamente sopra, il nome del destinatario è quello dell’animaletto di fantasia. Insomma per ricevere tutto dovrebbe presentarsi nell’ufficio proprio Giulio Coniglio.
A raccontare il curioso episodio accaduto è la stessa autrice, in un post sui social pubblicato martedì. «Amici di Trieste, conoscete qualcuno che lavori alle Poste e possa aiutarmi – scrive –? Ho ricevuto una raccomandata da una scuola, una busta con preziosi disegni dei bambini, indirizzata a Giulio Coniglio, come sempre con il mio indirizzo. Oggi sono andata alla posta centrale per ritirarla e ho avuto una brutta sorpresa. Non mi danno la raccomandata perché io non sono Giulio Coniglio. Voglio i disegni dei bambini. A tutti i costi».
La segnalazione, effettuata martedì mattina, è giunta anche a Poste, che poi ha chiarito la situazione, risolta nel pomeriggio, specificando però che l’azienda ha agito regolarmente. Costa spiega che «mi sono presentata alle Poste con il peluche in mano, e anche con il libro, per mostrare il collegamento con il personaggio che io ho creato e a cui, simpaticamente, ho fatto anche un documento di identità e un codice fiscale. Ma a nulla è servito. Ho chiesto anche di parlare con il direttore per spiegare tutto. Ero pure disposta – scherza – a disegnare il coniglio sul momento per dimostrare che sono proprio io l’autrice. Capisco che l’impiegata ha fatto il suo dovere – aggiunge –, bastava forse un po’ di elasticità o controllare il contenuto del pacco. Semplicemente disegni dei bambini di una scuola».
Niente di fatto. L’illustratrice si è dovuta allontanare dallo sportello, «e pensare che un signore in fila mi ha fermato per dire che anche lui conosceva Giulio Coniglio». Peraltro non si tratta del primo episodio simile accaduto all’autrice: «Un’altra volta era capitato con un corriere, a cui avevo spiegato la situazione. A quel punto aveva controllato tutto e mi aveva recapitato il pacco ugualmente. C’è da dire che anche sulla cassetta di casa c’è il nome del personaggio. In più io adoro ricevere le lettere dei bambini, in un’epoca in cui quasi non esistono più. E loro sono contenti di scrivere al loro amato coniglio».
Niente invii quindi via mail o con altri supporti digitali, i piccoli lettori delle avventure del simpatico animaletto adorano scrivere e disegnare, e spedire tutto via posta. Alla “vecchia maniera”.
Il chiarimento delle Poste
Martedì nel tardo pomeriggio è arrivata una precisazione da Poste Italiane: «In merito alle segnalazioni ricevute sul caso di “Giulio Coniglio” – si legge in una nota – Poste Italiane precisa di aver agito nel rispetto della procedura prevista in caso di consegna di documenti a firma. Infatti, non è stato immediatamente possibile consegnare la raccomandata alla signora Nicoletta Costa, poiché sulla busta compare un destinatario diverso e non collegabile in un primo momento alla stessa. L’azienda ha poi contattato la signora Nicoletta Costa, con la quale ha concordato le modalità e la documentazione necessaria per il ritiro della raccomandata». Mercoledì l’illustratrice potrà ritirare il pacco.
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