Lilia Fredella è il nuovo Questore di Trieste

Da lunedì 31 marzo prenderà il posto di Pietro Ostuni. Fredella ha ricevuto un encomio solenne per il suo ruolo chiave nell’incastrare l’omicida della giovane Yara Gambirasio

Laura Tonero
Il nuovo questore Lilia Fredella
Il nuovo questore Lilia Fredella

Lilia Fredella sarà la terza donna a guidare la Questura di Trieste. Il passaggio di testimone tra lei e l’attuale questore Pietro Ostuni avverrà lunedì. L’avvicendamento avverrà proprio allo scadere del provvedimento prefettizio sulle “Zone rosse”, e quindi nelle ore in cui si valuterà se rinnovare o meno la misura, magari con alcune modifiche in termini di zone e vie.

Nata a Venezia, Fredella ha vissuto l’adolescenza a Belluno. Laureata in Giurisprudenza all’Università di Siena, è entrata in Polizia nel 1990, ricoprendo negli anni vari incarichi nelle Questure di Milano, Palermo, Venezia, lavorando anche all’estero sotto l’egida delle Nazioni Unite.

Nei primi anni della sua carriera in Polizia, nel 1993 è stata trasferita a Palermo per prendere parte al gruppo d’indagine sulle stragi di mafia denominato “Falcone-Borsellino”, lavorando fianco a fianco con l’allora capo della Squadra Mobile di Palermo Arnaldo La Barbera.

Nel settembre 1999, un mese dopo la fine del conflitto, è stata invece in Kosovo impegnata in Kosovo. Al ritorno da quella missione Onu, dal 2001 al 2008, è stata vice questore e dirigente del commissariato di Sarzana, in Liguria.

Poi, con la nomina a dirigere il Gabinetto regionale della Polizia scientifica della Lombardia, per lei è iniziato un capitolo estremamente importante della carriera. In quella veste, infatti, Fredella ha partecipato in prima fila alle indagini a sull’omicidio di Yara Gambirasio, la giovane scomparsa il 26 novembre del 2010 da Chignolo d’Isola, in provincia di Bergamo, e trovata cadavere il 26 febbraio 2011 in un campo. Fredella, negli anni, ha ricordato le prime ore di quell’indagine, i primi momenti, con la scoperta del corpo della ragazzina nel campo, il sopralluogo della Scientifica su quei 7 mila ettari durato 27 ore. E poi il delicato lavoro sui Dna, con la più impegnativa indagine genetica mai realizzata in Europa, le complesse indagini che hanno poi portato alla condanna all’ergastolo di Massimo Bossetti. Per quell’attività svolta, per il suo ruolo chiave in quelle indagini che hanno portato a scoprire l’assassino di Yara, Fredella ha ricevuto un encomio solenne dal Capo della Polizia.

A Milano ha lavorato poi nel sistema di sicurezza all’Expò. Quindi il trasferimento a Roma con l’incarico dirigente della Prima divisione del servizio della Polizia scientifica.

La sua prima nomina a questore risale al settembre del 2019, nella sua terra d’origine, a Belluno. Poi nel 2022 il trasferimento alla guida invece della Questura di La Spezia. In quella di Trieste si troverà a gestire questioni complesse legate all’immigrazione, alla presenza di un importante numero di minori stranieri non accompagnati, alla vicinanza con il confine, all’attività portuale e, pure, a fenomeni ormai comuni ad altre città italiane come quelli dei furti e delle violente risse.

Dallo scorso maggio Fredella ricopriva a Roma un importante incarico al ministero dell’Interno, come direttore dell’Ufficio analisi coordinamento e documentazione, lo stesso ruolo che in precedenza ricopriva l’attuale questore Pietro Ostuni, prima di diventare a sua volta Questore di Trieste.

Ostuni terminerà il suo incarico alla guida della Questura di Trieste il 31 marzo. —

 

Argomenti:cronaca

Riproduzione riservata © Il Piccolo