LIGNANOMotopeschereccio contro faronatante affonda, un morto e un ferito
L'imbarcazione "Atena I", di 16 metri, per cause in corso di accertamento, ha urtato il faro di segnalazione di colore verde istallato nella bocca di porto. Il capobarca è morto per annegamento

Il corpo del pescatore sul gommone della Capitaneria
LIGNANO
SABBIADORO
. Un pescatore morto e un altro trovato vivo anche se leggermente ferito: è il bilancio di un grave incidente che si è verificato nell'Alto Adriatico.
Alle 12.50, in una situazione di mare calmo, cielo sereno e buona visibilità l'imbarcazione "Atena I", di 16 metri, è andata inspiegabilmente a sbattere contro il segnale luminoso di ingresso al porto di Lignano (la luce verde) che poggia su un basamento di cemento fissato al fondo del mare. Ha colpito in pieno, con la prua, l'ostacolo. Si è aperta una grandissima falla e in pochi istanti l'imbarcazione è affondata.
Dino Giuricin è riucito a saltare in acqua e a salvarsi, mentre il capobarca Giuliano Dal Forno, residente a Marano Lagunare e padre di tre figli, è rimasto incastrato all'interno della cabina e non è riuscito a riemergere. E' morto per annegamento. Il corpo è stato recuperato nel pomeriggio dai sommozzatori della protezione Civile, intervenuti sul posto.
Nello stesso punto dell'incidente, il 15 settembre 2006, persero la vita Giovanni Raddi, presidente della cooperativa 'San Vito' di Marano, e il nipote Manuel Raddi. Intorno alle cinque del mattino, con mare molto agitato e cattive condizioni meteo, il motopeschereccio sul quale si trovavano fu investito da due onde anomale: la prima onda scosse la barca, la seconda la capovolse trascinando in mare i due pescatori i cui corpi furono recuperati quattro giorni dopo.
Argomenti:incidenti
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche