Liceo Petrarca, in 500 contro il degrado della succursale: lunedì le risposte

La protesta dei ragazzi dopo il crollo dei calcinacci a scuola. Un gruppo ricevuto dall’Edr. L’opzione ex Irfop per le lezioni
Andrea Pierini

TRIESTE «Non vogliamo più le macerie. Scuola sicura!». Gli studenti del liceo Petrarca sono scesi in piazza per dire basta alla precarietà della struttura scolastica che li ospita all’indomani del crollo di alcuni pezzi di intonaco all’interno della succursale di largo Sonnino, evento che aveva costretto la dirigente scolastica Cesira Militello a disporre, proprio giovedì, l’evacuazione di circa 580 ragazzi dall’edificio. Al momento le lezioni sono sospese fino a lunedì, quando ci sarà un incontro in Regione per trovare una soluzione temporanea che preveda il trasferimento delle classi in altre sedi per consentire da un lato la prosecuzione delle lezioni in presenza e dall’altro lo svolgimento dei lavori necessari alla messa in sicurezza dello stabile.

Liceo Petrarca chiuso per il crollo di calcinacci: la protesta degli studenti a Trieste

I ragazzi, circa 500 quelli presenti, compresi anche i rappresentanti provenienti dalla sede centrale del Petrarca, si sono radunati alle otto sotto la succursale, da dove è partita la manifestazione. Controllati da pochissimi agenti di Polizia, e in costante interlocuzione con la Digos, il corteo non ha intralciato il traffico muovendosi lungo i marciapiedi fino alla sede della Regione in via Carducci.

Qui i ragazzi hanno più volte urlato a gran voce la richiesta di una scuola sicura. Il corteo si è quindi spostato fino a piazza Vittorio Veneto, dove ha sede l’Ente di decentramento regionale (Edr) che ha la competenza sull’edilizia scolastica degli istituti superiori, ereditata dall’Uti subentrata a propria volta alla Provincia. Una delegazione di studenti, cui si è aggiunta anche la preside Militello, è stata ricevuta dall’attuale commissario Paolo Viola e dal direttore del Servizio tecnico Silvio Pitacco.

«È stato un confronto produttivo», spiega la dirigente: «I ragazzi sono stati ascoltati con molta attenzione mentre esprimevano con grande lucidità e pacatezza la loro posizione. Hanno trovato un orecchio attento e convinto rispetto alla correttezza delle richieste stesse. Voglio fare i complimenti agli studenti per l’atteggiamento che hanno avuto in questa vicenda rivolgendosi nei modi e nei toni corretti alle istituzioni, che hanno dal canto loro dimostrato di volerli ascoltare».

Nel corso del pomeriggio c’è stata poi una riunione tra i rappresentanti degli Edr e gli assessori regionali Pierpaolo Roberti, Alessia Rosolen e Graziano Pizzimenti per valutare come intervenire. Un nuovo incontro è programmato per lunedì alle 15 nella sede della Regione. Al momento i tecnici hanno valutato in una decina di giorni i tempi necessari per svolgere i lavori di messa in sicurezza dell’edificio di largo Sonnino: le 21 classi potrebbero essere trasferite negli spazi messi a disposizione dall’Università e nell’ex sede Irfop a Valmaura. Gli studenti aspetteranno la riunione di lunedì e poi decideranno se proseguire con la protesta. «Sono soddisfatto di come sono andate le cose – spiega il rappresentante d’istituto Giovanni Chicco – soprattutto perché è stata una manifestazione degli studenti e dei docenti del Petrarca e non è stata politicizzata. Quello che chiediamo è di poter avere una scuola sicura»

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