Libreria Feltrinelli, arrivano i contratti di solidarietà

Arriva il contratto di solidarietà anche per i nove lavoratori della libreria Feltrinelli di Trieste. L’edificio su tre piani è frequentato da molti triestini, ciononostante il punto vendita ospitato in via Mazzini deve affrontare la contrazione di mercato che tutte le librerie del gruppo hanno registrato fra 2011 e 2012.
Nei giorni scorsi la catena di negozi controllata da Effe 2005, la holding presieduta da Carlo Feltrinelli, ha annunciato di aver raggiunto un accordo con i sindacati per applicare la solidarietà a 1.370 dipendenti. Dalla sede triestina spiegano: «Lavoreremo un po’ meno, ma lavoreremo tutti. La trattativa tra azienda e sindacati ha portato all’adozione di una misura tra le più morbide, il contratto di solidarietà». Nel complesso i dipendenti della Feltrinelli triestina sono abbastanza sollevati: «L’importante è che nessuno sia rimasto escluso. Ora speriamo che questa condizione abbia una sua durata limitata nel tempo e finisca per risolversi senza toccare i posti di lavoro».
A livello nazionale l’intesa è stata salutata con «soddisfazione» da Cgil, Cisl e Uil in quanto frutto di «un confronto serio e responsabile» in grado di evitare la chiusura di 15 punti vendita (come paventata a febbraio dall’azienda) e i conseguenti licenziamenti. La riduzione d’orario, spiegano le agenzie di stampa riportando un comunicato diramato in seguito all’accordo, permetterà di risparmiare 4,3 milioni di euro “cancellando” 216mila ore di lavoro. Il cambiamento d’orario varierà tra un minimo del 2,5% e un massimo del 18% a seconda della tipologia dei 102 negozi interessati e dei rispettivi orari d’apertura. Troppo presto per dire in quale punto della forbice entrerà il punto vendita triestino.
«La crisi economica e la rivoluzione digitale hanno stravolto negli ultimi anni il mercato dei consumi culturali», e «questa situazione ha determinato per molte aziende del settore, in Italia e all’estero, gravi e dolorose misure straordinarie», ha sottolineato a questo proposito Librerie Feltrinelli annunciando la riduzione d’orario.
Nel biennio 2011-2012 le vendite del gruppo, che commercializza non solo libri ma anche dischi, film, videogiochi, sono calate dell’11% (a parità di perimetro) e del 5% nel 2012 mentre «il 2013 si annuncia altrettanto critico». La società si è detta comunque «fiduciosa che l’impegno» dei soggetti che hanno reso possibile l’accordo, «di natura necessariamente transitoria», «consentirà di superare la difficile fase congiunturale e di proseguire il percorso di sviluppo e innovazione già intrapreso da Librerie Feltrinelli al fine di consolidarne la posizione di leadership nel settore».
Un impegno ribadito nonostante l’ultima operazione del gruppo, ovvero l’acquisizione della maggioranza dell’Antica Focacceria di San Francesco, sia stata diretta a diversificare le attività nella ristorazione. Al momento l’unico bilancio disponibile di Librerie Feltrinelli è quello del 2011, chiuso con una perdita di 1,5 milioni di euro (contro un utile di 942 mila euro nel 2010). I ricavi da vendite dell’esercizio erano scese di 704 mila euro a 335,6 milioni anche se, si legge nel bilancio, il calo è stato «interamente dovuto» al cambio delle condizioni di vendita delle “gift box”. «Se le modalità di vendita fossero rimaste invariate» le vendite sarebbero salite a 340,8 milioni, con un aumento di 4,4 milioni sul 2010 (+1,3%).
A fine 2011 la rete contava su 106 punti vendita diretti, due in più del 2010, e 10 punti vendita in franchising.
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