Liber@: Maricchio ha evaso l’Ici, si dimetta
Come nel giugno scorso fece il ministro Josefa Idem, dimessosi dalla carica per non aver pagato l’Ici al proprio Comune di residenza così dovrebbe fare il sindaco Edoardo Maricchio. Sono i consiglieri di Liber@ a chiedere la testa del primo cittadino dopo alcune verifiche chieste all’Ufficio tributi del Comune. Dal documento rilasciato dall’ufficio e in possesso di Liber@ risulta che il sindaco Edoardo Maricchio non ha pagato l’Ici per 2 anni e non ha saldato l’Imu del 2012. Ciò relativamente alla sua parte dell’immobile che era di proprietà dei genitori che sono deceduti. «Crediamo – afferma Liber@ - che l’unica strada per tornare a dare credibilità all’istituzione cittadina, passi per le immediate dimissioni del sindaco, anche in rispetto dei tanti cittadini che hanno rinunciato a soddisfare bisogni essenziali per pagare le tasse».
Un tanto, afferma Liber@, anche a fronte del fatto che l’amministrazione Maricchio ha recentemente portato all’approvazione del Consiglio comunale il bilancio 2013 «nel quale, tra scelte obbligate ma anche discrezionali, aumentava, e di molto, la pressione fiscale ai cittadini gradesi, parte dei quali già in notevole sofferenza economica».
Tutto si rifà al fatto che il sindaco è coerede di un appartamento appartenuto ai genitori «per il quale – sottolinea Liber@ -, a quasi 4 anni di distanza dal loro decesso, non è stata fatta alcuna successione».
Non solo. Il sindaco è considerato da Liber@ un “evasore” in quanto non ha pagato l’imposta Ici del 2010 e del 2011 e non ha versato il saldo Imu del 2012 e l’anticipo del 2013. «Inoltre, il signor sindaco, non ha versato il saldo Imu 2012 per l’abitazione che risulta sua ‘prima casa’».
Leggendo le argomentazioni riportate dal responsabile del servizio tributi del Comune, Giuseppe Corbatto, è precisato: «Nell’ipotesi in cui gli eredi dell’immobile siano i tre figli (Alessandro, Edoardo e Gianfranco) e che per quanto riguarda l’Ici a ogni erede spetterebbe aver pagato 264 euro nel 2010 e 316 euro nel 2011». Ma non risulta alcun versamento effettuato.
Per quanto riguarda il 2012, l’Imu di 549 euro per erede risulta pagata solo, come acconto, da Edoardo Maricchio mentre per quest’anno (586 euro per erede) non risulta alcun versamento. Infine per quel che attiene la Tia c’è la precisazione che dal 2012 la stessa è intestata al sindaco «che ha correttamente assolto all’obbligo contributivo»”. Tutto questo per quanto riguarda l’immobile di via Ariosto 4, quello dei defunti genitori del sindaco.
Nella risposta a Liber@, l’Ufficio tributi specifica inoltre che per l’altra abitazione di proprietà del sindaco, quella di via Leopardi 2, essendo questa l’abitazione principale, dal 2008 al 2011 era esente dall’Ici. Per l’Imu del 2012, invece, è stato versato solo l’acconto. «Risulta intollerabile – scrive ancora Liber@ - chiedere ai propri cittadini di stringere la cinghia per far tornare i conti del bilancio cittadino e poi privatamente evadere le imposte comunali». Il sindaco, sempre secondo quanto scrive Liber@, è obbligato ad avere requisiti morali degni per poter amministrare e rappresentare decorosamente i propri cittadini.
«Crediamo che evadere le tasse del Comune che si amministra - conclude Liber@ - sia un pessimo segnale lanciato agli altri cittadini e soprattutto leda in modo inequivocabile la figura istituzionale e la credibilità del sindaco di una città importante come Grado».
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