L’Hotel Furlan getta la spugna al suo posto una casa di riposo

Ronchi dei Legionari perde un suo punto di riferimento, un esercizio commerciale e ricettivo che ha fatto la storia della città. Dopo 52 anni di attività ha chiuso i battenti l’albergo Furlan. Una chiusura paventata da tempo e che segue quella che, a marzo scorso, era stata la sospensione del servizio ristorante. Una decisione dolorosa, quella intrapresa dalla famiglia Furlan che ne è la proprietaria da sempre. «Ringraziamo la clientela per una vita trascorsa insieme», sono le solo parole che trapelano in queste ore, non certo facili e non certo così facili da digerire. Per la famiglia Furlan, dopo tanti anni, è arrivato il momento di dire addio alla loro.
A malincuore anche se, senza sbilanciarsi troppo, qui ci sono altri progetti. Al momento sono solo voci che circolano, ma sembra che la struttura di via Roma potrebbe essere ristrutturata e trasformata nella sede di una residenza per anziani.
Certo è che Ronchi dei Legionari perde un suo pezzo importante. In 52 anni di attività qui sono passate migliaia e migliaia di persone che hanno potuto apprezzare di un’accoglienza ottima, di servizi resi da una famiglia che ha fatto sentire i propri ospiti come fossero a casa loro.
Qui sono arrivati agenti di commercio, famiglie che si trovavano in vacanza in regione, personalità di spicco, squadre di baseball e softball arrivate in città per incontrare le squadre locali. Ma anche nazionali, attori, giornalisti e scrittori. Situato in pieno centro cittadino l’albergo Furlan era un punto di riferimento anche per la grande comodità. Il fatto che poi avesse annessi un bar ed un ristorante erano evidenti valori aggiunti.
Oggi rimane solo il Major di via Pietro Micca, mentre negli ultimi mesi sono sorti tanti affittacamere e bed and breakfast, rendendo meno difficile l’offerta ricettiva della cittadina.
La storica attività mosse i suoi primi passi nel 1945, quando Giocchino Furlan accettò la proposta dell’Associazione sportiva Ronchi di aprire in via Mazzini la sede che diventò anche bar sociale. Qui si ritrovavano appassionati di calcio, ciclismo e motociclismo. Con il bar, presto dotato anche di un frequentatissino campo da bocce, aprirono poi il ristorante ed un albergo che, nel corso degli anni, è stato mèta di migliaia di ospiti.
Ma c’è ancora chi resiste a Ronchi dei Legionari.
Si fregia della targa d’argento con il marchio di Locale storico del Friuli Venezia Giulia la trattoria Mariuta, lo stesso vale per il negozio di calzature Bertossi di largo Petrarca. Hanno anni di attività alle spalle anche la pasticceria Rossitti, il Caffè Trieste o quella che oggi è la trattoria Bacer Delicatessen.
È inoltre attiva da quasi quarant’anni la trattoria Barbablù, e la Locanda del Ficchio è ormai una tradizione nella ristorazione, come il caffè Bertoni, il bar Santa Croce, l’antica trattoria Della Pasqua a Selz o la trattoria Alle Casette ed il Nuovo bar Sport.—
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