L’hotel Adria divide Grado Due le raccolte di firme
GRADO. La guerra delle firme (pro e contro) sull’ipotesi della realizzazione dell’albergo Adria che sarà tale qual è oggi verso il viale principale mentre sul retro ci sarà una nuova costruzione collegata alta 8 piani. Per l’approvazione del piano particolareggiato manca solamente il passaggio in Consiglio comunale, scelta fatta dalla maggioranza che poteva anche limitarsi ad approvare il Prpc in seduta giuntale.
Liber@ e simpatizzanti che sono vicini a questa lista civica stanno raccogliendo le firme perché sono contrari all’innalzamento dell’albergo Adria. Privati, imprenditori, commercianti e operatori in genere ne stanno raccogliendo delle altre per schierarsi non solo a favore dell’Adria ma in generale. Nel modulo dove apporre le firme sono riportati, infatti, tre “Si”: per gli alberghi in centro, per lo sviluppo turistico di Grado, per l’albergo Adria alto poco meno dell’Astoria. Due tesi contrapposte, dunque, che indubbiamente in parte sono frutto solo di opinioni di ruoli politici diversi quindi per, come si suol dire, per partito preso (maggioranza e opposizione) e in parte dettate anche da battaglie contro determinate persone. Nello specifico contro l’imprenditore Adriano Bernardis. Accanto alla raccolta di firme c’è inoltre la dichiarazione fatta dagli albergatori dell’Assindustria che si schiera chiaramente a favore del nuovo progetto dell’Adria, a condizione ovviamente che rimanga, come è stabilito, ovvero solamente albergo.
Per quanto concerne le firme, Liber@ e simpatizzanti le hanno raccolte sabato al mercato settimanale e sempre sabato e domenica in piazza Duca d’Aosta. Inoltre stanno girando per la città per raccoglierne delle altre. Gli altri che sono favorevoli all’operazione le stanno raccogliendo in più punti della città, in alcuni bar, ristoranti e alberghi. Entrambi i gruppi parlando di centinaia di firma raccolte, chi a favore e chi, ovviamente contro.
Per avere un quadro esatto della situazione si dovrà probabilmente attendere il Consiglio comunale che dovrebbe venir convocato verso la metà di febbraio. In questo periodo si sta, dunque, ripresentando l’identico fenomeno che ha contraddistinto questi ultimi anni con azioni di protesta e raccolta firme per qualsiasi (o quasi) iniziativa vista favorevolmente dalla maggioranza che di contro ha trovato sempre la netta contrarietà degli altri. Senza contare che anche in precedenti casi in sede di commissione urbanistica (formata, ricordiamo, da esponenti di maggioranza e minoranza) le “lotte” non sono mancate. Un organismo che è quasi un doppione del Consiglio comunale in forma ridotta che ha solamente voto consultivo.
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