Lezioni online e inviti alla lettura: così si attrezzano le scuole di Trieste

Da Skype al portale Edmodo tutte le soluzioni al vaglio I presidi: «Ci stiamo attivando ma servono gli strumenti»
Un cartello indica la nuova chiusura delle scuole (Lasorte)
Un cartello indica la nuova chiusura delle scuole (Lasorte)

TRIESTE Dalle lezioni in diretta online ai buoni vecchi consigli di lettura: ecco come si sono attrezzate le scuole triestine in questi giorni in cui le lezioni sono nuovamente sospese a causa dell’emergenza coronavirus che ha intaccato anche il Friuli Venezia Giulia.

Presidi e professori sono alle prese con diverse riunioni per organizzare lezioni online o assegnare compiti in modo telematico. Sebbene il ministro all’Istruzione, con apposito decreto legge, abbia assicurato che l’anno scolastico verrà comunque ritenuto valido anche se non raggiungerà i 200 giorni di lezione, il corpo docente non molla la presa: bisogna studiare. E così al liceo scientifico Galilei, per esempio, alle 12 in punto scatta il campanello virtuale: il professor Philip Tarsia, via Skype, procede con le lezioni di inglese al suo gruppo di 12 alunni.

Gli altri colleghi utilizzano anche la piattaforma Moodle per lo scambio di materiali didattici e per la creazione e conduzione di corsi on line. «Domani (oggi, ndr) ho una riunione con i capi dipartimento e i docenti incaricati di Funzione strumentale per valutare le azioni coordinamento – spiega la preside Lucia Negrisin -, soprattutto per le classi degli ultimi anni».

Al liceo linguistico e musicale Carducci-Dante si è partiti dall’assegnazione dei compiti. «Ci stiamo attrezzando intanto per partire con le attività di correzioni compiti e scambio materiali – afferma il dirigente scolastico Oliva Quasimodo - attraverso piattaforme dell’istituto e il registro elettronico. In realtà si tratta di una prassi che già in parte esiste già. Per le lezioni devo ancora confrontarmi con i capi dipartimento perché la questione didattica è più complessa».



Il Dante, come gli altri istituti, nonostante non si faccia lezione, è aperto al pubblico. «I docenti sono qui, in servizio, alcuni correggono i compiti, altri preparano i materiali», specifica infatti Quasimodo.

Annuncia la preside del Nautico-Galvani Donatella Bigotti: «Ho in programma delle riunioni con il team dell’innovazione digitale: useremo tutti gli strumenti che abbiamo per condividere i materiali con gli studenti. Se possibile, ci attrezzeremo per fare video lezioni, in attesa anche che di sapere se ci saranno dal ministero strumenti in più a disposizione. Sono mezzi comunque che già adottiamo per i ragazzi dei progetti “scuola in ospedale” o “istruzione domiciliare”».

Ci sono meeting in programma anche all’istituto comprensivo di via Commerciale, che riunisce scuole dell’infanzia e di primo e secondo grado. «Con la vicepreside, i docenti di Funzione strumentale, di informatica e l’animatore digitale capiremo come organizzare lezioni e attività didattiche, con strumenti già presenti – osserva il dirigente scolastico Roberto Benes -. Utile sarà Edmodo». Ma, si pone il problema Benes, ci sono anche famiglie che non hanno Internet: che fare in quei casi? «Dobbiamo capirlo. Forse, singolarmente, i ragazzi potrebbero venire in aula, che poi verrebbe subito disinfettata. Bisogna garantire l’accesso a tutti».

Edmodo, comunque, la piattaforma di comunicazione utilizzata dalle scuole, viene anche usata dall’istituto comprensivo San Giovanni. «Ho invitato i docenti a prestare la loro competenza per fare comunque delle attività telematiche – sottolinea Carmela Testa -. Dico invitare perché per contratto non sono obbligati a prestare servizio quando avviene la sospensione delle lezioni e non ci sono attività già programmate. Devo ringraziarli perché si sono attivati tutti. I docenti hanno chiamato le famiglie e, attraverso Whatsapp o la mail dei rappresentati di classe, hanno inviato i compiti da fare, lezioni semplificate e le attività da approfondire, così come si sta utilizzando Edmodo».

Stessi strumenti applicati all’istituto Iqbal Masih. Alla scuola elementare Collodi invece le maestre hanno invitato i bimbi a leggere dieci minuti ogni giorno e scrivere un piccolo pensiero su come vivono queste giornate o sui i loro desideri.

Scuole a parte, anche il gruppo Allianz ha attivato una serie di misure a tutela della salute dei dipendenti in tutta Italia e anche in Fvg, dove la scorsa settimana, concedendo a coloro che hanno figli piccoli di restare a casa fino a venerdì scorso senza fruire di ferie e permessi personali. Proprio per venire incontro ai genitori che non hanno nonni o baby-sitter disponibili, è venuto incontro anche l’agriturismo Mezzaluna di Sistiana, che ha messo in piedi un servizio di baby parking straordinario. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo