L’Expo di Milano sbarca con il caffè all’ex Pescheria

Il trasloco dell’Immaginario Scientifico slitta al 2016 per fare spazio a una vetrina internazionale. Cosolini: «Un’occasione che non si poteva perdere»
Di Fabio Dorigo
Foto Bruni 06.09.13 Kounellis inaugura la mostra al Salone degl'Incanti
Foto Bruni 06.09.13 Kounellis inaugura la mostra al Salone degl'Incanti

L’Immaginario scientifico può attendere. L’Expo 2015 di Milano rinvia al 2016 il trasloco del museo interattivo della scienza di Grignano all’ex Pescheria di Trieste. La notizia è stata resa nota ieri pomeriggio in un incontro quasi segreto tra l’amministrazione comunale e il direttore dell’Immaginario scientifico Fabio Carniello. «Non c’erano alternative» spiega il sindaco Roberto Cosolini costretto suo malgrado a rimettere per ora nel cassetto uno dei sogni cullati fin dall’inizio del mandato: portare la scienza sulle Rive. Prima l’Expo (che Trieste inseguì inutilmente nel 2004), poi la “Wunderscience a Trieste” come è stato ribattezzato il progetto dell’Immaginario scientifica al Salone degli Incanti. Oltre il Comune, l’evento triestini collegato all’Expo 2015 vede coinvolti la Regione Fvg, la Camera di Commercio di Trieste e la Illy che a Milano gestisce il Cluster del caffè dell’esposizione internazionale incentrata sul tema dell’alimentazione. «È un’occasione unica per valorizzare Trieste come capitale del caffè - spiega Cosolini -. L’idea è quella di fare un’esposizione in parallelo con quella dell’Expo di Milano. Alla fine dopo aver scartato alcuni siti presi in considerazione, la scelta è caduta sull’ex Pescheria».

All’inizio si era pensato di farlo su un piano del Magazzino Vini (dove è attesa Eataly di Oscar Farinetti): il problema è che non sarà pronto nei primi mesi del 2015. Poi era stato valutato anche un magazzino in Porto Vecchio (buono per ogni occasione): troppo decentrato rispetto alla città è stato il responso sulla scia del flop di mostre popolari come quella su Nereo Rocco. Un’altra idea era quella del Palazzo della Borsa vicino alla Cciaa: purtroppo i lavori di ristrutturazione non hanno una data certa.

A questo punto non restava che l’ex Pescheria pronta all’uso con l’unica ipoteca: quella del trasloco, previsto entro l’anno, dell’Immaginario scientifico per il quale ci sono 400mila euro di finanziamento dal ministero dell’Università e della Ricerca (che andrebbero redicondati entro novembre) e altri 450mila reperiti dai “fondi” del Fondo Trieste. L’intero progetto costa circa 1,4 milioni. «I soldi non andranno persi - spiega il primo cittadino -. Spiegheremo al ministero, assieme alla Regione, la situazione. È lo stesso governo a spingere per l’Expo. Il progetto Wunderscience a Trieste non è in discussione» assicura il sindaco. Il problema è che si tratta di soldi (quelli del ministero) datati 2012. E il sacrificio di 400mila euro, di questi tempi, non è raccomandabile. «Si tratta di una proroga di una decina di mesi (l’Expo dovrebbe chiudersi nell’ottobre 2015, ndr)» aggiunge Carniello, costretto ieri a ingurgitare una tazzina di caffè e fare buon viso a cattivo gioco. «Non potevamo certo metterci di traverso all’Expo che sarà una splendida vetrina per la città», rileva il direttore dell’Is.

Il rinvio del trasloco dell’Is al Salone degli Incanti potrebbe risultare provvidenziale visto che lo stato di avanzamento dei lavori è fermo allo scorso anno. «Non c’è niente di concreto. Non è stato fatto nessun passo avanti. In questi mesi non ho incontrato nessuno» diceva sconsolato Carniello ieri mattina prima dell’incontro del pomeriggio. E così ecco che l’Expo casca perfetto nel ritardo del progetto della “Wunderscience a Trieste” che era persino rimesso in discussione dal successo dell’Installazione di Jannis Kounellis all’ex Pescheria. Arte o scienza? Resta la scienza che però viene dopo l’Expo. «Così abbiamo un po’ più di tempo - ammette Cosolini -. I tempi erano stretti. Eravamo costretti a tappe forzate da un punto di vista amministrativo e progettuale. Entro l’anno comunque definiremo la convenzione con l’Immaginario». Meglio così, insomma .Un caffè allunga la vita al progetto dell’Immaginario scientifico.

Nella scelta dell’ex Pescheria c’è sicuramente lo zampino della Illy che al Salone degli Incanti ha legato diverse volte il nome con mostre prestigiose. Nel 2008, negli spazi dell’ex Pescheria, si è svolta Galleria Illy per celebrare il 75mo anniversario dell’azienda. E ora il Salone degli Incanti si appresta a indossare il logo Expo 2015. Come una tazzina Illy.

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