«L’ex yacht di Tito costa troppo: va affondato»

Scontro sulla proposta del sindaco di Portorè: «Si trova in pessime condizioni». Ma la nipote del Maresciallo rilancia: «Trasformiamolo in un centro per artisti»
Il Galeb in disarmo nel porto di Fiume
Il Galeb in disarmo nel porto di Fiume

FIUME. La proposta, diffusa sui social network, è arrivata dal sindaco di Portorè (Kraljevica in croato) e membro della presidenza del Partito popolare, Nada Turina Curic. «L’ex nave scuola Galeb, per decenni residenza galleggiante del presidente jugoslavo Josip Broz Tito, andrebbe affondata nelle acque del Quarnero, possibilmente davanti a Portorè. Voglio ricordare che Tito lavorò per un certo tempo nel cantiere navale di questa cittadina rivierasca e dunque il posizionamento della Galeb sui fondali antistanti Portorè avrebbe un suo valore simbolico. Lo yacht del Maresciallo è in pessime condizioni, la ruggine la sta velocemente divorando e il mare le permetterebbe addirittura una migliore conservazione, trasformandola nel contempo in un’attrazione turistica, in special modo per i subacquei. Ora invece sottrae risorse a tutto danno dei contribuenti fiumani».

Da otto anni la Galeb è ormeggiata a Fiume, in porto Baross, ed è ormai inservibile a qualsiasi destinazione voluto del suo proprietario, il comune fiumano. L’ ambizione sarebbe quella di trasformare Galeb in un museo, con gestione e restauro da affidare ad un concessionario privato. Che però non si fa vedere, spaventato probabilmente dall’ingente investimento per riportare la vecchia unità ad un aspetto degno di tal nome: circa 10 milioni di euro. Ogni anno, in mancanza di interessati, la municipalità fiumana è costretta a spendere sui 130 mila euro per la tassa di stazionamento e altre spesucce, denaro che naturalmente viene prelevato ai contribuenti.

Nessuno vuole lo yacht del Maresciallo
Il Galeb versa ormai in condizioni estremamente precarie

«Le leggi in materia sono molto rigorose – ha spiegato il sindaco di Fiume e socialdemocratico Vojko Obersnel – essendo la Galeb bene culturale tutelato della Repubblica di Croazia non può essere inabissata. Posso confermare che stiamo preparando i documenti per chiedere i fondi comunitari. Dovessimo centrare l’obiettivo, la Galeb sarà sottoposta a radicale ristrutturazione e riparazione, per essere poi trasformata in museo. La Galeb fa parte della nostra storia e noi abbiamo il compito di valorizzarla».

La nipote del Maresciallo, Saša Broz, nota regista teatrale, rilancia con un suo progetto: «Questa nave andrebbe tramutata in un centro d’arte, previo capillare restauro. Potrebbe ospitare mostre, concerti, proiezioni cinematografiche e inoltre sarebbe l’ideale per dare un tetto a diversi gruppi artistici indipendenti. Mio nonno Josip amava l’arte e sono convinto che apprezzerebbe una simile iniziativa».

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