L’ex Meccanografico fa gola alle Ferrovie, si riapre la partita per la “casa” di Esatto
TRIESTE. L’ex Meccanografico, l’edificio ridotto a uno scheletro a fianco della stazione di Campo Marzio, fa gola alle Ferrovie dello Stato, che nell’area retrostante prevedono l’allungamento di alcuni binari della Parenzana, ma l’immobile potrebbe essere anche destinato a uffici. L’interesse all’acquisto del fabbricato da parte delle Fs è già stato anticipato al sindaco Roberto Dipiazza, visto che il Comune ne è proprietario, dal presidente dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino.
Il nuovo scenario rimette sul piatto l’ormai annosa questione legata alla nuova sede di Esatto. Proprio quell’edificio, infatti, era stato individuato dall’amministrazione comunale e dalla società di riscossione come nuovo quartier generale della partecipata. Ora il Comune attende una proposta economica, nero su bianco, da parte delle Ferrovie, compatibile con il valore della struttura che, seppur da anni in stato di abbandono, si trova in una posizione ambita.
«Sono sempre disponibile a prendere in considerazione delle proposte», anticipa Dipiazza: «Vediamo se l’offerta sarà congrua con il valore dell’immobile. Se le Ferrovie reputano che la zona e quell’immobile possano servire allo sviluppo della città e dell’attività portuale, senza ansia cercheremo per Esatto un’altra soluzione. Non sarà un problema, abbiamo diversi immobili del Comune vuoti e pure 65 ettari in Porto Vecchio a disposizione».
Una stima ha definito che il valore di mercato dell’ex Meccanografico sia di 4,6 milioni di euro. Una valutazione basata più sulle prospettive che sull’oggettivo valore attuale: la trasformazione dell’area oggi occupata dall’Ortofrutticolo, la costruzione del Parco del mare e la riqualificazione della Stazione di Campo Marzio aumentano le quotazioni di quell’immobile che, tra l’altro, si presta a una pluralità di destinazioni.
L’attività di Esatto, invece, si divide in tre strutture: la sede principale di piazza Sansovino 2, quella di via D’Alviano 15 dove nello stabile ex Amt è gestita tutta l’attività dei parcheggi e dove trovano ricovero i mezzi di proprietà della società, e infine gli sportelli nella caserma San Sebastiano. Per due sedi Esatto paga un canone d’affitto.
Nel 2019 per piazza Sansovino sono stati corrisposti 113.122 euro. Per via D’Alviano 35. 393 euro. Il contratto di locazione per gli spazi di piazza Sansovino sono stati da poco rinnovati, ma nel contratto è stata inserita la possibilità per Esatto di svincolarsi con un preavviso. Una possibilità introdotta nel contratto proprio in funzione all’esigenza di Esatto di trovare una nuova soluzione.
La necessità di una nuova sede per la partecipata è in evidenza da quasi due anni. Inizialmente era stato valutato un immobile a Campi Elisi, ritenuto poi non idoneo per l’attività di Esatto. Nel 2019 si era fatta largo la possibilità di un trasferimento nell’immobile della Fondazione CRTrieste, in via Cassa di Risparmio, nei piani un tempo occupati dalla sede Unicredit. Si era aperta una fitta trattativa, ormai però naufragata. Esatto necessita di ampi spazi, capaci di accogliere l’area sportelli e quella degli altri uffici, oltre ad un parcheggio utile ai mezzi della società impiegati per le affissioni. L’immobile deve risultare di facile raggiungimento e di facile accesso: se non proprio in centro città, deve essere in una zona ben servita dal trasporto pubblico locale.
«Giusto che il sindaco faccia le sue valutazioni – sottolinea il presidente di Esatto Andrea Polacco – e se si dovesse decidere per l’alienazione dell’ex Meccanografico riterrei quella scelta in armonia con il progetto di rafforzamento di Campo Marzio come snodo in ambito portuale». «Nel caso venisse trovato un accordo tra Comune e Ferrovie – conclude POlacco – d’intesa con il Comune dovremo trovare un’altra sede che consenta il trasferimento in tempi, però, non biblici, perché gli spazi che oggi occupiamo sono ormai insufficienti».
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