L’ex discarica infiamma la campagna elettorale

Il terreno di Vermegliano definito una “bomba ecologica”. L’assessore Cettul: «Allarmismo infondato»

FOGLIANO REDIPUGLIA. Aveva funzionato per oltre una decina d’anni, dal settembre del 1983, la discarica data in concessione all’Anuaeco di Latisana, oggi non più esistente, nel 1988, su un terreno in parte di proprietà di un privato e in parte delle Autovie Venete. L’andirivieni di numerosi autocarri, durante la notte, provienienti dalla Lombardia, aveva fatto scattare l’allarme. E la Polizia locale aveva scoperto che quei camion trasportavano residui di alcune concerie. Materiale altamente nocivo che, pochi mesi dopo, aveva spinto il Corpo forestale regionale a sequestrare il sito. Sul quale sono già state eseguite numerose analisi e che, però, abbisogna di ulteriori interventi.

Quello della discarica di via Monte Sei Busi, nel rione di Vermegliano, è uno dei temi che surriscalda la campagna elettorale. Nel suo programma “Sinistra per Ronchi-Rifondazione Comunista” sottolinea come essa rappresenti una grave emergenza ambientale. «Non si è mai voluto – ricorda Luigi Non – ricercare i veri responsabili di questa situazione. Va perseguita la bonifica del sito ed il monitoraggio dei terreni circostanti, al fine di ottenere una situazione chiara della compromissione organica prodotta dal percolato». Una «bomba ecologica silente e tuttora innescata», così la definisce il candidao sindaco di Movimento 5 Stelle, Lorena Casasola. Mentre anche Livio Vecchiet punta al completamento delle pratiche per la sua chiusura.

Ma qual è lo stato attuale delle cose? «Non solo non c’è alcuna bomba ecologica nella discarica – commenta l’assessore Elena Cettul - ma le falde acquifere ad oggi, dopo i monitoraggi, non risultano inquinate. In più esiste finalmente la possibilità, dopo anni di indagini e di disbrigo delle pratiche, grazie alla volontà politica di questa amministrazione, e ovviamente in strettissima collaborazione con l’Ufficio ambiente del nostro Comune, che ringrazio per l’impegno e la professionalità dimostrate anche in questo frangente, di effettuare il ripristino finale del sito». Per il quale sono già pronti a disposizione della prossima amministrazione circa 275mila euro. Certo è che con questa somma non sarà possibile effettuare opere mastodontiche, ma una sistemazione dell’area per la quale si è lavorato molto. «Finalmente il rione di Vermegliano potrà avere una zona sistemata al posto di ciò che giace da anni. Purtroppo – continua Cettul - la non conoscenza delle leggi e dei procedimenti amministrativi fanno fare annunci mostruosi su molti argomenti, che in campagna elettorale fanno effetto più che in altri momenti. La realtà dei fatti è che le discariche, per l’impatto ambientale che hanno da sempre, non hanno mai iter di chiusura rapidi».(lu.pe.)

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