L'ex direttore della Salute mentale Mezzina fa le iniezioni a domicilio: «In una fase così difficile non si può non esserci»

L’ex direttore del Dipartimento di Salute mentale Mezzina esegue le iniezioni a domicilio. «E lì scopri incredibili storie e pezzi di vita» 
Roberto Mezzina
Roberto Mezzina

TRIESTE «Sono tornato a lavorare per spirito civico, per aiutare, non si può non esserci in un momento fondamentale della storia del nostro Paese». Roberto Mezzina, ex direttore del Dipartimento di Salute mentale di Trieste, ora è impegnato a tempo pieno nella campagna vaccinale. Lavora 38 ore a settimana, a volte anche nei weekend, dopo aver aderito al bando nazionale Arcuri, che contempla uno stipendio ed è stato rivolto a medici e infermieri in pensione. Grazie a un corso, si è reso subito disponibile prima nei centri vaccinali di Cattinara e Maggiore, ora a domicilio.

Un lavoro che all’inizio è stato «frenetico e stancante», in cui non sono mancate le sorprese: «A causa delle informazioni errate circolate in questi mesi – spiega -, ho assistito a casi, per fortuna rari, di gente che rifiutava il vaccino ritenendolo non sicuro. Adesso mi auguro arrivi una comunicazione dal governo sulla sostanziale equivalenza tra i vaccini, perché questo è un grande problema».

La sua esperienza sul territorio si sta rivelando preziosa. «Dopo Pasqua farò solo vaccinazioni a domicilio. Andiamo con gli infermieri del Distretto, che ringrazio. È stressante spostarsi in continuazione, però è bello. È un atto terapeutico che va al di là della mera vaccinazione. Noi rassicuriamo e incoraggiamo le persone, spesso troviamo anziani entusiasti. E poi, dopo aver somministrato il vaccino, scopri storie, case, pezzi di vita, luoghi, culture e rioni. È un po’ il lavoro che facevo». Così è capitato d’incontrare, in questo percorso che Mezzina precisa di aver intrapreso “con grande umiltà”, «persone anche di 101 e 99 anni: una, non vedente, ascoltava dischi di musica lirica. Vedo situazioni che fanno pensare ed è importante che queste persone siano sostenute a casa dalle reti sociali». Ma quanti utenti si riescono a vaccinare in una mattinata? «Tra parcheggiare, salire, aspettare i 15 minuti post fiala, serve almeno mezz’ora a persona. In media si fa una dozzina di vaccini, ma una volta abbiamo toccato il record di 18».
 

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