L’ex agriturismo Ai due Pini rinasce a Pieris per il turismo

La proprietà pronta a chiedere il permesso di costruire una struttura direzionale Tra le opere esterne un passo carraio, i nuovi parcheggi e la fermata dell’autobus
Bonaventura Monfalcone-15.05.2020 Agriturismo "Ai 2 Pini"-Pieris-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-15.05.2020 Agriturismo "Ai 2 Pini"-Pieris-foto di Katia Bonaventura

Laura Blasich / SAN CANZIAN

Tempo qualche mese e l’ex agriturismo Ai due pini di Pieris rinascerà a nuova vita, diventando almeno in parte una struttura adibita a servizi. I lavori, bloccati dall’emergenza Covid-19, sono ripresi al piano terra dell’edificio che accoglie quanti entrano in paese lungo la Strada regionale 14 provenendo da Monfalcone.

Dopo l’approvazione, all’unanimità, del Piano attuativo comunale nell’ultima seduta del Consiglio comunale di San Canzian d’Isonzo, la proprietà presenterà richiesta di permesso a costruire per realizzare le opere esterne necessarie alla nuova funzione anche direzionale dell’ambito urbanistico.

«Si tratta di un nuovo passo carraio su via Marco Polo, su cui si dovrà uscire per poi raggiungere l’ex strada regionale 14 – spiega la progettista, l’architetto Maria Pinat di San Canzian d’Isonzo –, dei nuovi parcheggi e della sistemazione della fermata per i pullman, antistante l’ex agriturismo, che sarà poi ceduta al Comune». Un intervento questo del valore di quasi 22 mila euro e che consentirà di rendere più sicuro l’utilizzo della fermata dei mezzi di Apt.

A seguito dell’ottenimento del parere da parte del Servizio trasporto pubblico regionale e locale, il progetto è stato aggiornato con l’inserimento di un marciapiede in corrispondenza dell’area di sosta del bus, in modo da realizzare “un’area protetta” per quanti, inclusi i molti studenti che utilizzano la fermata, sono in attesa del mezzo pubblico. Inoltre, si è previsto un collegamento pedonale tra la nuova fermata e l’attraversamento pedonale limitrofo della Sr 14, mediante la posa di segnaletica orizzontale. «Contiamo che i lavori possano concludersi nel giro di qualche mese, forse anche prima dell’autunno – afferma l’architetto Pinat –, restituendo dignità a un edificio storico, collocato all’ingresso di Pieris, ma ormai in disuso da molti anni».

Un primo Pac era stato approvato nel 2013, quando l’immobile si trovava in condizioni precarie (il tetto era in parte crollato), ma il piano vide attuazione in pratica per la parte relativa alla risistemazione del vicino chiosco dei Talponi. L’ex agriturismo è stato poi comunque stato sottoposto a parziali interventi di manutenzione straordinaria con l’obiettivo di potervi riaprire un’attività di ristorazione, ma la progettualità, come si spiega nella relazione tecnica allegata al Pac, «non ha riscosso l’interesse del mercato immobiliare che negli anni ha visto una sola, e peraltro recente, espressione di interesse da parte di una società che intende sviluppare l’attività di poliambulatorio». In attesa di una decisione del proprietario, Paolo Bruseghin, sullo sviluppo da dare al resto dell’ex agriturismo e dell’area (che comprende anche dei magazzini collegati all’edificio principale e che resta a destinazione ricettiva), l’intervento, come spiega la progettista, consentirà una migliore manutenzione del fabbricato anche sotto il profilo estetico.

L’amministrazione comunale di San Canzian ha quindi deciso di sostenere la possibilità di aumentare l’uso direzionale dell’ex agriturismo, come spiegato dal sindaco Claudio Fratta, a fronte di un’organizzazione adeguata della viabilità, in modo da favorirne una riqualificazione e un utilizzo, evitando situazioni di abbandono e di degrado dell’area circostante, ora ripulita da arbusti e da vegetazione incolta. L’operazione si inserisce in un’area per la quale non è ancora tramontata del tutto l’ipotesi di una trasformazione in polo commerciale e servizi.

Le direttive per la formazione del Piano del commercio del Comune di San Canzian hanno ridato gambe al progetto, benché dimezzandolo rispetto alle previsioni di una decina d’anni fa ormai. Si è passati infatti dai 96 mila metri quadri complessivi interessati dall’operazione (e dai 15 mila metri quadri di superficie coperta del progetto avviato nel 2011 per iniziativa di alcuni privati) agli attuali 40 mila metri quadri di terreno e 7. 500 metri quadri di superficie di vendita. —

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