Levade, alla fiera dell’Est c’è il tartufo

Degustazioni, una mostra internazionale, laboratori culinari e una dimostrazione nei boschi di come si va a caccia del “prodotto”. Coinvolte anche le cittadine di Montona, Pinguente e Buie 

LEVADE La tranquilla cittadina istriana di Levade diventa in questo periodo dell'anno un’affollata capitale europea del tartufo. In autunno, nella valle del fiume Quieto particolarmente adatta alla proliferazione del prezioso tubero, siamo infatti in piena stagione di raccolta per la pregiata varietà bianca e si può consumare il prodotto all'apice aromatico della sua freschezza.

I prossimi due fine settimana sono gli ultimi dedicati a un appuntamento di riferimento per gli appassionati: le “Giornate del Tartufo” organizzate da Zigante, colosso croato del settore. La manifestazione, che si svolge appunto a Levade il sabato e la domenica, comprende la fiera del tartufo, una mostra internazionale di vino e altri prodotti istriani, laboratori culinari, dimostrazioni di caccia al tartufo nella foresta e varie degustazioni.



La fiera ha una ricca offerta di tartufi neri e bianchi appena raccolti nel loro habitat naturale e i visitatori possono imparare come sceglierli, distinguere le varietà, come conservali. Ma anche assaggiarli nelle varie specialità a base di tubero istriano presentate da noti chef.

Inaugurata la stagione per la raccolta del tartufo bianco


La culla del “tesoro bianco" istriano si concentra soprattutto nella millenaria foresta di Montona, ambiente suggestivo anche dal punto di vista naturale e paesaggistico, per estendersi anche nel buiese e sino al limitare Pinguente, nominata dal 1999 “città del tartufo” e definita anche il “tetto dell’Istria”. La cittadina, che fu la sede del potere veneziano nella penisola croata e fa parte degli splendidi borghi medievali che si affacciano sulla valle, è infatti adagiata su un colle alto 151 metri, proprio sotto il massiccio della Ciceria.



Passeggiando nel suo centro storico è facile incappare nelle cinquecentesche Piccola e Grande porta o nella monumentale cisterna barocca, rinnovata nel 1789, una delle più belle conservate in Istria.

Molti nuclei di queste graziose cittadine costruite nei dintorni, quasi sempre su rilievi collinari dai quali si gode quindi un bel panorama, sono piccoli musei a cielo aperto. Non fa eccezione Montona, raggiungibile dalla valle anche tramite la scalinata più lunga d’Istria (1052 gradini), dalle cui mura si può apprezzare una visuale privilegiata su tutto il fiume Quieto e il Monte Maggiore. Sin dalla preistoria è stata il più importante insediamento della zona.

La cittadina è circondata da vigneti e da circa mille ettari di vegetazione che si differenzia completamente dalle foreste carsiche presenti nelle zone circostanti. Si tratta di uno straordinario monumento culturale e storico, ispirazione per amanti della natura, artisti e appunto buongustai.

Anche fare una semplice passeggiata autunnale fra boschi e borghi è un'ottima opzione per il fine settimana, soprattutto perché in questi giorni, prima di lasciare spazio a un tranquillo letargo invernale, in molte località dell'interno sono in corso mercatini, eventi enogastronomici, fiere e manifestazioni che celebrano prodotti tipici autunnali.

L'entroterra istriano è noto infatti non solo per il tartufo ma anche per le numerose strade del vino, l’ottimo olio d’oliva e la produzione vinicola. Se avete voglia di ritirarvi dal mondo, nella valle si trova inoltre una struttura termale dove è possibile soggiornare anche con programmi terapeutici. —




 

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