L'Europa centro-orientale al Trieste Film Festival VIDEO

Ospite d'onore l'attrice Irene Jacob e tra le chicche l'omaggio a Kieslowski
Il manifesto ufficiale di Trieste Film Festival 2016
Il manifesto ufficiale di Trieste Film Festival 2016

TRIESTE Ospite d'onore l'attrice Irene Jacob che parteciperà nell'ambito del focus "La doppia vita del cinema polacco", all'omaggio del festival a Krzysztof Kieślowski, nel ventesimo anniversario della scomparsa. Sono alcuni dei contenuti del 27/o Trieste Film Festival, primo e più importante appuntamento italiano con il cinema dell'Europa centro-orientale che si svolgerà a Trieste dal 22 al 30 gennaio, diretto da Annamaria Percavassi (scomparsa pochi giorni fa) e Fabrizio Grosoli.

Trieste Film Festival: la sigla

Il festival sarà aperto da un'anteprima fuori concorso, il film "Sole alto" di Dalibor Matanić, Prix du Jury nella sezione "Un Certain Regard" al Festival di Cannes. La chiusura della manifestazione - cui partecipano film di 34 Paesi - sarà invece affidata a un grande del cinema europeo, Otar Iosseliani, e all'anteprima italiana, fuori concorso, della sua commedia "Chant d'hiver".

Nucleo centrale del programma si confermano i tre concorsi internazionali dedicati a lungometraggi (8 titoli in concorso), cortometraggi (16) e documentari (10), i cui vincitori saranno scelti dal pubblico del festival. E poi spazio anche al cinema popolare e due focus dedicati a Polonia e Romania.

L'attrice Irene Jacob
L'attrice Irene Jacob

Tra le proiezioni, il nuovo film della capofila del cinema lettone Laila Pakalnina, che in "Ausma" si rifà al passato sovietico; mentre Oleg Novković firma con "Patria" la seconda parte di una trilogia sulla «generazione perduta» ex-Jugoslavia. Il polacco Marcin Koszałka presenta "Czerwony pajak" (Il ragno rosso), inquietante storia vera di un serial killer nella Cracovia degli anni '60.

Irène Jacob, la musa di Kieslowski ospite del Trieste Film Festival

Tutti debuttanti gli altri autori in concorso. Le tracce che le guerre lasciano nel paesaggio e nella memoria sono le protagoniste di "Battles" (Battaglie) di Isabelle Tollenaere; l'Europa più periferica è al centro di "Reki bez mostove" (Fiumi senza ponti), il film di Kristina Grozeva e Petar Valchanov; poi ci sono Mieczysław e Alfons, due novantenni fratelli di "Bracia" (Fratelli) di Wojciech Staroń.

 

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