Lettere in ritardo e bollette sparite. Pioggia di reclami contro le Poste

Boom di segnalazioni alle associazioni di consumatori per disservizi nella consegna della corrispondenza. C’è chi ha ricevuto il 18 gennaio gli auguri di Natale. E chi attende da settimane l’esito della visita medica

TRIESTE Bollette in scadenza ai primi di dicembre arrivate con un mese di ritardo o mai ricevute. Biglietti di auguri di Natale giunti a destinazione il 18 gennaio. Cartelle dell’Inps attese da più di un mese nonostante contenessero comunicazioni urgenti a cui rispondere al massimo entro 10 giorni. Sono solo alcuni dei disservizi del servizio postale segnalati nelle ultime settimane dai triestini. Molti dei quali, dopo lunghe attese, si sono visti recapitare la corrispondenza tutta insieme, in ritardo e in un colpo solo, ovviamente tutta in ritardo.

Le associazioni che tutelano i consumatori confermano le tante lamentele ricevute, in un settore dove le problematiche sono costanti. I casi emersi sono tanti in particolare negli ultimi giorni. «Il 18 gennaio ho ricevuto un augurio di Natale del 22 dicembre 2017 - segnala la signora Carmen -. Un bollettino da pagare con scadenza 31 dicembre, una lettera di risposta di uno screening sanitario atteso per il 15 dicembre e altre lettera corrispondenza. Inoltre aspettavo una fattura di pagamento da saldare entro fine 2017, che però non è mai arrivata».



Un disguido simile anche per un’altra triestina. «Nella cassetta della posta ieri sono arrivate 12 buste - racconta Giulia sui social - tra cui la Christmas card di un negozio, due bollette chiaramente già scadute e e una lettera per un altro destinatario».

A impensierire i consumatori sono in particolare i ritardi nelle bollette di utenze e telefonia, raccontati sempre sul web da molte famiglie. «Ho ricevuto adesso quella del gas - scrive Erica - scaduta il 20 dicembre». «A me - aggiunge Ambra - non è proprio arrivata». «Io sto aspettando da un mese la carta acquisti Inps - commenta Elisa - doveva arrivare al massimo in dieci giorni». «Una busta arrivata a casa mercoledì - spiega Consuelo – è stata spedita da Milano addirittura lo scorso 11 dicembre». E così tante altre situazioni simili.



«Negli ultimi mesi abbiamo ricevuto quasi una segnalazione al giorno per disservizi postali. Ritardi addirittura di un mese o casi incredibili, come quello di un biglietto di auguri pasquali arrivato a Natale - racconta Luisa Nemez, presidente dell'Otc, l' Organizzazione Tutela Consumatori -. Ma i casi più gravi riguardano le bollette perché spesso le conseguenze sono pesanti. Ritardi di questo tipo comportano solleciti da parte del gestore o arrabbiature da parte di amministratori o proprietari di immobili, anche se l’utente non ha colpe. Diventa una questione antipatica, doversi giustificare per soldi non versati quando non è stato ricevuto il modulo per farlo. In tal senso consigliamo sempre alle persone di stare attente, di controllare quando una bolletta o un'altra busta tarda ad arrivare, proprio per non incappare in problemi di questo tipo, che riguardano spesso anche le bollette del telefono».

Disagi registrati anche dagli uffici di Trieste dell’Adoc. «Siamo sommersi dalle domande di aiuto per disservizi in vari settori, ma abbiamo notato che le lamentele sulle poste sono tante, perché il settore ha subito un forte degrado negli ultimi tempi - sottolineano dall’associazione presieduta da Antonio Ferronato -. C’è un malessere diffuso da parte della gente, a fronte di un peggioramento strutturale, una caduta della qualità del servizio fornito in generale. Spesso poi - aggiungono - mancano gli interlocutori ai quali rivolgersi, nelle Poste Italiane come per altri soggetti. L’utente si trova in difficoltà. Nel caso specifico poi una bolletta scaduta e recapitata in ritardo può avere conseguenze davvero spiacevoli. Se il caso è particolarmente difficile da risolvere le realtà che tutelano i consumatori sono sempre pronte a fornire un aiuto concreto, ma il primo passo che suggeriamo di compiere è quello di preparare subito un reclamo, per cautelarsi, inviando una raccomandata con ricevuta di ritorno». Sperando però che la raccomandata, almeno in questo caso, arrivi in tempo al destinatario.
 

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