Lettera di Romoli a Renzi: «Via il segreto di Stato sulle deportazioni jugoslave»

Il sindaco di Gorizia invierà una richiesta formale al presidente del Consiglio per fare luce sulla storia degli oltre 600 cittadini goriziani prelevati dalle loro case nel maggio del 1945, a guerra conclusa
Bumbaca Gorizia 05.04.2013 Pollice Verde inaugurazione - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 05.04.2013 Pollice Verde inaugurazione - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, invierà il prossimo primo giugno una lettera al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per evidenziare la «necessità di eliminare il segreto di Stato anche dai documenti, depositati per lo più presso il Ministero degli Affari Esteri e quello dell'Interno, riguardanti le deportazioni di oltre 600 cittadini goriziani da parte dell'esercito jugoslavo avvenute nel maggio 1945, a guerra conclusa». Lo ha riferito oggi lo stesso Romoli, invitando le associazioni locali a sottoscrivere la richiesta.

«Non chiediamo nomi di colpevoli - ha sottolineato il sindaco -, non vogliamo vendette o giustizia postuma. Vorremmo invece che finalmente venisse ricostruita la storia di quei fatti, soprattutto per i familiari ancora in vita dei deportati che da quasi 70 anni aspettano delle risposte».

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