«L’etilometro e la crisi stanno uccidendo la baia di Sistiana»
DUINO AURISINA. Anche i patiti della vita notturna, quelli che se non tornano a casa alle prime luci del mattino non sono contenti, tirano la cinghia e così le piste da ballo di Sistiana restano per metà vuote. Finiti i tempi in cui si sgomitava davanti all'ingresso del Cantera social club e la security, inflessibile, sbarrava la porta a chi si presentava in bermuda: la musica, anche in baia, è cambiata e la crisi ha impresso un vigoroso stop alla movida. «La minor disponibilità economica e la diminuita propensione alla spesa – spiega Sergio Fari, uno dei soci della Caravella – si fa sentire, anche se non in tutti i settori: è il segmento notturno a soffrire di più e non sempre per questioni squisitamente legate ai costi. Per quanto riguarda l'attività balneare, invece, se anche avessimo a disposizione il doppio dei lettini o delle cabine attualmente in nostro possesso lo esauriremmo tutto. Dunque a mio modo di vedere le cose il problema dell'intrattenimento notturno è dettato soprattutto dalle mobilità di fruizione della Baia di Sistiana. Parliamoci chiaro: i controlli da parte delle forze dell'ordine sono così capillari che talvolta sembra di entrare in una località ad alto tasso di criminalità anziché di turismo. Io, sia chiaro, non sono affatto contrario alla sorveglianza sul territorio, anzi sarei ben contento se venisse usato al posto dell'etilometro un metal detector, tuttavia è innegabile che ormai, anche per chi beve solo un paio di drink, l'uso della macchina è diventato proibitivo. E allora, se al prezzo d'ingresso del Cantera e della consumazione si sommano pure i 20 euro del taxi è comprensibile che le persone preferiscano farsi una cena e restare a Trieste piuttosto che venire qui. Ma in questo modo si fa morire un'attività». Secondo Fari mancano i collegamenti del trasporto pubblico locale, una visione dello sviluppo turistico e del potenziale della baia. «Mi chiedo – sottolinea – se ce la siamo sognata solo noi della Caravella, questa visione turistica di Sistiana o se anche il Comune la pensa così. Sarebbe importante saperlo, visto che siamo alla vigilia di investimenti importanti. E che a fine anno ci troveremo a decidere quali strategie adottare, a fare, cioè, un'analisi importante sul futuro di quest'area. Ritengo che il mondo politico, quindi, dovrebbe prestare maggiore attenzione a queste cose. Anche perchè al turista devi offrire determinati servizi e svaghi, altrimenti opta per altre mete». Il riferimento va anche al mancato contributo da parte dell'ente locale, per un migliaio di euro, allo spettacolo pirotecnico di Ferragosto. Conclude Sergio Fari: «A Grado, invece, quest'anno si sono fatti ben due giorni di festa anziché uno: evidentemente là c'è una diversa sensibilità».
Tiziana Carpinelli
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