L’estate molto calda fa maturare l’uva prima del previsto: il Fvg già vendemmia

Oltre a essere anticipata, la stagione del 2018 sarà generosa. Prevista una produzione del 15-20% in più rispetto al 2017

TRIESTE La maturazione delle uve è stata più veloce del solito, tanto che più di qualche azienda ha “aperto le danze” tra le vigne già in questi giorni. Finora il meteo si è rivelato inoltre clemente rispetto ai guai dell’anno passato. Quella del 2018, oltre che anticipata, sarà allora una vendemmia con una produzione del 15-20% più alta del 2017, anno che i produttori ancora ricordano per la lunga ondata di caldo e la gelata che ad aprile danneggiò parte rilevante del raccolto.

Stavolta è tutta un’altra storia, assicura Coldiretti Fvg, il cui presidente Michele Pavan parla di «andamento climatico molto buono: a parte la settimana precedente in cui il caldo è stato sopra le aspettative, abbiamo avuto alternanza di bel tempo e pioggia, nonché buone escursioni termiche, con qualche grandinata che ha colpito solo zone limitate del Collio». Il rappresentante degli agricoltori stima allora un aumento del 15-20%.

Il raccolto ha preso il via con le basi spumante e i vigneti giovani che hanno maturazione più precoce, mentre i prossimi vitigni a finire nei tini saranno chardonnay, sauvignon e pinot grigio. Per il presidente di Coldiretti, «le condizioni saranno favorevoli tanto per i produttori che cercano altissima qualità, quanto per quelli che puntano sulla pronta beva». Dopo la produzione quantitativamente deludente dell’anno passato, Pavan può sorridere a nome della categoria: «Dal punto di vista quantitativo ci aspettiamo un’ottima annata. I risultati saranno positivi anche per i rossi, ma dirlo è prematuro perché servirà ancora un mese almeno per vendemmiarli».

L’umore è buono in tutte le zone del Friuli Venezia Giulia. Sul Carso, un viticoltore come Benjamin Zidarich spiega che «la maturazione è più avanti del solito e probabilmente cominceremo a vendemmiare i primi di settembre, in anticipo rispetto al normale, anche se cercheremo di ritardare il più possibile. Per capire quando iniziare, servono però analisi su zuccheri e acidità, ma l’uva è sicuramente bella, sana e dolce: ci darà qualche grado in più per via degli zuccheri e quindi un vino più corposo». Il collega d’altipiano, Edi Kante, concorda: «Bella annata e bella quantità. Speriamo che queste ultime settimane vadano bene: le vendemmie si chiudono all’ultimo giorno e quindi incrociamo le dita. Cominceremo con qualche chardonnay la settimana prossima e con gli autoctoni a settembre».

Robert Princic, presidente del Consorzio tutela vini Collio, ritiene che dalle sue parti «sauvignon e pinot cominceranno tutti la vendemmia proprio in questi giorni. Il tocai invece è più indietro e comincerà a settembre, seguito da malvasia e ribolla. È un’annata strana, con la maturazione anticipata, ma è la natura a farla da padrona. Nei prossimi giorni dovrebbero arrivare piogge e dobbiamo sperare ci siano giusti sbalzi termici fra giorno e notte. Le uve sono comunque belle e senza criticità sanitarie».

Il Friuli collinare aspetterà invece qualche giorno, con il produttore Dario Ermacora che prevede la vendemmia «tra il 20 e il 25 agosto, contando su un allungamento dei tempi nelle nostre zone, dove il secco perdura e rallenta la maturazione. Raccogliere più in là è positivo, anche perché permette di lavorare con meno caldo». Ermacora è contento per l’«annata positiva e generosa dopo tre anni di scarsa produzione», ma non manca la preoccupazione per «la mancanza di acqua che speriamo arrivi a breve, perché in collina non c’è irrigazione e abbiamo qualche sofferenza, che tuttavia il meteo dovrebbe aiutarci a risolvere. Per il futuro serviranno infrastrutture per l’irrigazione in collina, dove gli ultimi anni sono stati spesso siccitosi: il clima sta cambiando e bisogna prenderne atto». —

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