L’estate folle del Faro: chiuso per ferie in un cassetto a Roma
La “vittoria” non si addice al Faro di Trieste. L’estate sta finendo e il monumento resta sbarrato ai triestini e ai turisti. L’ottimismo sbandierato il 25 giugno dalla presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, è stato sconfitto dai tempi della burocrazia della Marina militare italiana. La convenzione che doveva essere “sottoscritta nei prossimi giorni” è ancora a Roma nei cassetti del ministero della Difesa. Chiusi per ferie. Dovrebbe tornare a Trieste forse ai primi di settembre, in tempo forse per gli ultimi scampoli d’estate. A voler esser di nuovo ottimisti. Sarà difficile però che venga sistemato l’ascensore i cui lavori non sono neppure cominciati. Anzi, la Provincia auspica che i lavori di Marina Fari, visto che non «sono stati eseguiti in tempo utile» (come dice la presidente), inizino dopo il 13 ottobre in modo da rendere fruibile il Faro della Vittoria almeno per la Barcolana. La Coppa d’autunno, infatti, è l’obbiettivo di riapertura che si è data a questo punto la Provincia per il 2013. «L’ho già chiesto e lo chiederò. Spero che arriva il via libera dal ministero a sottoscrivere la convenzione arrivi in tempo per la regata» dichiara Bassa Poropat. Speriamo, insomma. «C’è un lungo carteggio, di lettere ed email, con Marina Fari, abbiamo inviata l’ultima bozza della nuova convenzione al 20 luglio - spiega la presidente -. Il comandante l’ha inoltra ai suoi superiori al ministero. Chi hanno riferito che non avremmo avuto una risposta prima di settembre perché c’erano di mezzo le vacanze estive».
I tempi di Marina Fari non sono quelli della stagione turistica. La cosa incredibile è che la convenzione è già stata definita da tempo con Giuseppe Caporizzi, comandante di Marina Fari di Venezia. Una convenzione riscritta da cima a fonda che concede alla Provincia di Trieste maggior autonomia nella gestione turistica del Faro della Vittoria con la possibilità di organizzare eventi e visite guidate. «In assenza di una convenzione firmata da entrambe le parti non si può tenere aperto il Faro - spiega Bassa Poropat- . E fino ai primi di settembre non si può firmare. E non per problemi nostri in questo caso. Noi l’abbiamo liquidata a metà luglio. Ci siamo attivati prima della scadenza» allarga le braccia la presidente della Provincia.
Troppo ottimisti a giugno nel pensare a una risposta veloce in pieno periodo di ferie? «Sì. Nella mia ingenuità pensavo che una volta condiviso il testo la cosa fosse automatica - ammette Bassa Poropat -. Non ho tenuto conto della procedura ministeriale. E soprattutto delle vacanze estive».
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