L'esperienza di Giulia Fragiacomo e Andrea Pecile: «In un periodo di grande ansia l’obiettivo più bello a cui pensare»

Lei impegnata in una scuola di inglese nel settore giovanile della Pallacanestro Trieste, lui per anni giocatore di basket e ora nello staff dell’Allianz Trieste, hanno rallentato i ritmi proprio durante il lockdown
Giulia Fragiacomo e Andrea Pecile e il piccolo Liam
Giulia Fragiacomo e Andrea Pecile e il piccolo Liam

TRIESTE Un bimbo tanto desiderato, concepito proprio durante la fase critica della pandemia. È il figlio dei triestini Giulia Fragiacomo e Andrea Pecile. Un momento di stop dai rispettivi impegni ha contribuito alla gravidanza attesa. Lei impegnata in una scuola di inglese nel settore giovanile della Pallacanestro Trieste, lui per anni giocatore di basket e ora nello staff dell’Allianz Trieste, hanno rallentato i ritmi proprio durante il lockdown. Ed è arrivato il piccolo Liam, nato i primi giorni di gennaio. «Cercavamo un figlio da un po' ma non arrivava - racconta Giulia - forse anche perché facevamo una vita davvero frenetica tra i mio lavoro, e gli allenamenti e le trasferte di Andrea. Di sicuro l’obbligo di restare chiusi a casa ha spiazzato tutti inizialmente. Ma poi ci siamo resi conto che poteva essere l’occasione giusta per condividere le giornate e abbiamo vissuto quella pausa forzata in maniera serena».

A inizio maggio i primi segnali dell’arrivo del bimbo. «Sentivo qualcosa - spiega - avevo fatto altri test di gravidanza sempre negativi, ne avevo uno nel cassetto e ho pensato di provarci comunque. Era positivo. Una gioia immensa, eravamo felicissimi ma anche sorpresi».

I primi mesi di gestazione sono stati in salita per la donna, per un piccolo problema di salute e per i limiti al sistema sanitario imposti dalla pandemia. «L’ambulatorio della mia dottoressa era chiuso a causa del Covid: nei primi tempi ci siamo sentite solo al telefono o via messaggio. Poi ho avuto una minaccia di aborto e sono corsa al Burlo. Ho affrontato le visite da sola, perché non potevo entrare insieme a mio marito. Non è stato facile. Immaginavo in modo diverso la mia prima ecografia, con il mio compagno vicino, invece non è stato così».

La gravidanza poi è proseguita senza difficoltà. «Sono stata seguita molto bene dai medici, nonostante tutti i limiti che in quel momento riguardavano gli ospedali - sottolinea - e il bimbo si è dimostrato fin da subito davvero tosto. Sono rimasta a riposo forzato a lungo, un obbligo che però non mi è pesato, perché le restrizioni in vigore non consentivano comunque di uscire e di fare la vita di prima. In più - aggiunge - molti erano preoccupati, ansiosi, io invece avevo qualcosa di positivo a cui pensare, l’obiettivo più bello della mia vita».

Ma Giulia e Andrea spiegheranno a Liam tutto questo? «Ogni tanto immagino già come gli racconterò il periodo della pandemia - dice la mamma - abbiamo tenuto un diario, fin dal concepimento, dove abbiamo segnato tutte le tappe più importanti. Lo leggeremo insieme, quando sarà il momento». —

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

Argomenti:nascita

Riproduzione riservata © Il Piccolo