L’esercito dei duemila utenti ogni mese in fila agli sportelli

Viaggio tra i cittadini, in molti casi anziani, seguiti dalle Unità operative territoriali Assistenza domiciliare e sostegno per familiari disabili tra le richieste più frequenti
Di Pierpaolo Pitich
Lasorte Trieste 09/05/16 - Via Pascoli 35, Centro U.O.T per persone in difficoltà
Lasorte Trieste 09/05/16 - Via Pascoli 35, Centro U.O.T per persone in difficoltà

Si mettono in fila ordinatamente fin dalle prime ore del mattino e aspettano pazientemente che aprano gli sportelli dedicati e arrivi il loro turno. Uomini e donne, giovani e anziani, italiani e stranieri. È l'istantanea scattata quotidianamente all’interno delle Uot, le unità operative territoriali del Comune di Trieste. Veri e propri punti di riferimento per i cittadini sul fronte delle problematiche di carattere sociale. A spingere le persone alla ricerca di un aiuto sono soprattutto i problemi economici legati alla crisi, ma si cercano risposte anche per superare situazioni di disagio e di solitudine. Come i servizi domiciliari di assistenza, problematiche legate alla famiglia e ai minori o di supporto alle persone con disabilità. Oltre a richieste di aiuto per difficoltà di carattere burocratico. Il tutto attraverso un percorso integrato con altri soggetti pubblici e non.

Le Unità operative attive sul territorio comunale sono due, divise a loro volta in altrettanti uffici territoriali. Dunque quattro presidi sul territorio a coprire tutti i quartieri. Nel dettaglio l'ufficio di via dei Moreri, che fa riferimento a Roiano, Gretta, Barcola, Cologna, Scorcola e l'Altipiano, quello di via Locchi per San Vito, Cittavecchia, Barriera Nuova e San Giacomo, lo sportello di via Pascoli che comprende l'area di Barriera Vecchia, San Luigi, Chiadino, Rozzol e San Giovanni ed infine quello di via Roncheto per Servola, Valmaura, Borgo San Sergio e Chiarbola.

Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 11 con due rientri pomeridiani (il lunedì ed il mercoledì dalle 14 alle 16.30). Complessivamente gli accessi ai 4 sportelli sono circa un centinaio ogni giorno. Conti alla mano, 2 mila ogni mese.

Le richieste di assistenza vengono vagliate da una commissione specifica che poi decide gli interventi da attuare ed il grado di priorità. Nel corso del 2015 le persone complessivamente prese in carico dagli uffici territoriali sono state 10.191. Di queste pratiche, 4602 hanno riguardato persone adulte, 3351 la popolazione anziana, 1510 i minori e 720 le persone disabili.

«Più che il numero delle domande, nel corso degli anni è cambiata la fotografia delle esigenze - spiega Laura Famulari, assessore comunale alle Politiche Sociali -. Nel senso che le situazioni sono più complesse. Sono aumentati i bisogni delle persone, ma soprattutto la loro diversificazione e questo significa un lavoro più articolato per riuscire a fornire le risposte precise». Ai cittadini si tenta quindi di offrire un percorso assistenziale che sia più possibile “su misura”.

All'interno delle Unità operative territoriali lavorano più di un centinaio di persone, tra assistenti sociali, domiciliari, personale amministrativo ed educatori. Tra i servizi in essere c'è anche il punto unico integrato anziani, sportello di consulenza dedicato appunto agli anziani non autosufficienti e alle loro famiglie, nell'ambito di un percorso integrato che spazia dal sociale fino all'accesso ai servizi sanitari.

Sul fronte dei numeri, ad incidere sull'aumento delle richieste, e di conseguenza a far lievitare i carichi di lavoro del personale municipale impiegato nell’area Servizi sociali, è stata in tempi recenti proprio la nuova misura regionale del sostegno al reddito. Uno specifico intervento economico di integrazione economica previsto dalla legge regionale 15 del 2015, nell'ambito di un percorso concordato, limitato nel tempo e finalizzato a superare le condizioni di difficoltà del nucleo familiare beneficiario. L'impegno economico del Comune su questo preciso indirizzo è stimato complessivamente in tredici milioni e mezzo di euro, per un sostegno medio a cittadino pari a 4300 euro.

«L'obiettivo di questa amministrazione è stato proprio quello di potenziare la gamma dei servizi garantiti sul territorio - conclude l’assessore Laura Famulari -. La presa in carico delle problematiche è variegata e mai di semplice soluzione. Si tratta di progetti personalizzati e di percorsi che vengono intrapresi in sinergia con gli altri enti di assistenza sul territorio».

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