L’esasperazione in coda a Cattinara: «Ogni anno la stessa storia, ci vogliono più sportelli»

TRIESTE Qualcuno prende il numero e se ne va al bar, altri addirittura vanno a fare la spesa mentre c’è chi aspetta con pazienza il proprio turno. Tutti però sono decisamente infastiditi per dover “perdere” del tempo senza poter fare nulla. Sono le 10 di lunedì. Al Cup di Cattinara la situazione sembra di rassegnazione, il biglietto numerato restituisce un tempo di 114 minuti prima di poter accedere allo sportello.
Silvia è decisamente la più arrabbiata: «Qua c’è sempre confusione. Vengo per l’esenzione del ticket, ma poi non si riesce a fare tutte le pratiche, oltre a quella dell’esenzione, in questo sportello. E mi tocca andare al distretto. Sono infastidita, all’ufficio informazioni non ti aiutano, ti fanno solo fare la fila».
Anche Nerea attende con pazienza nelle seggiole dell’atrio e nonostante la noia non perde un po’ di buon umore: «Come sta andando? Glielo farò sapere tra due ore visto che devo aspettare. Sono andata in due sportelli solo per chiedere se fanno il rinnovo e non mi hanno neanche risposto limitandosi a un “prenda un numero”. Ho provato ad andare in via Farneto, ma anche là c’è troppa fila e sempre tanta gente».
Eugenio arriva invece da un’altra regione: «Qua non c’è un’esenzione perenne e ogni anno la devo rinnovare e questo è strano. In Emilia Romagna, da cui provengo, è invece permanente. Francamente mi pare ridicola come cosa».
«Qua c’è confusione in tutti i periodi dell’anno – commenta amaramente Giuliana – e non vedo grosse differenze. Io attendo da più di un’ora e sono arrabbiata perché non è possibile che siano operativi solo due sportelli con tutta questa gente». In effetti ad essere aperti poco prima delle dieci sono solamente due sportelli, poco dopo saliranno a quattro.
Poco lontano c’è Armida con il figlio: «Noi siamo da abbastanza tempo qua, non veniamo spesso però troviamo sempre tanta attesa».
Attendono invece ai tavolini del bar Serena e Walter, marito e moglie: «Non veniamo spesso – raccontano – e oggi abbiamo un sacco di persone davanti. Ogni anno dobbiamo venire qua a rifare questa esenzione e francamente c’è un po’ di fastidio visto che ci sono pochi sportelli operativi. E questo non va bene».
Elena e Andrea sono invece «una coppia di fatto» anche se la prima definizione è «morosi. Dobbiamo pagare il ticket per una prestazione – spiegano al tavolino nell’atrio – e il paradosso è che per farla ci abbiamo messo 20 minuti mentre stiamo aspettando da oltre un’ora per poter saldare. Il personale ci ha detto che dovevamo prendere il numero quindi diamo per scontato che non possiamo pagare con le macchinette automatiche. Forse sarebbe meglio, se le code sono legate alla questione del reddito, creare delle file diverse con degli sportelli dedicati. Mi chiedo se al Maggiore c’è meno coda anche se ora che arriviamo in città...». In realtà a guardare la situazione con la app “Solari Q” anche al Maggiore la situazione è congestionata, con la differenza che non è possibile richiedere l’esenzione per questioni economiche a quegli sportelli.
«Abbiamo aspettato 45 minuti per prenotare una prestazione – spiega Romano – però ce l’hanno data a novembre. Ora devo chiamare per vedere se si può fare prima». Infine una donna si lascia andare: «Tanto tempo perso. È una baggianata visto che avevo già l’esenzione. E ora dovrò tornare l’anno prossimo». —
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