L’Ersa cede la gastronomia a TurismoFvg

Rivoluzione in vista nei compiti delle due agenzie. Bolzonello: «Serve razionalità». In bilico i direttori Bellini e Sommariva
Di Marco Ballico

TRIESTE. Ersa e Turismo Fvg sono sotto osservazione. I loro direttori, Mirko Bellini e Edi Sommariva pure. Inevitabile, li ha indicati la giunta precedente. Ma Sergio Bolzonello non ha pregiudizi né intenzione di affrettare i tempi. Vuole studiare, capire, riassumere. E poi decidere. Quel che è già certo, però, è che la promozione enogastronomica, gestita dall’Ersa, e quella turistica, nelle mani della Turismo Fvg, ritorneranno sotto lo stesso tetto.

C’era un po’ di imbarazzo negli ultimi anni, al di là delle formule di cortesia con cui i due enti spiegavano la sinergia obbligata dalle scelte della Regione, nell’illustrare manifestazioni turistico-gastronomiche. Da una parte il turismo, dall’altra l’agroalimentare. Da una parte la promozione del territorio, dall’altra quella dei suoi prodotti. «Collaboriamo», assicuravano i diretti interessati. Ma c’erano dei paletti che il centrosinistra al governo, ora, vuole abbattere. «Non è possibile che il “prodotto Friuli Venezia Giulia” non venga promozionato nel suo insieme», premette Bolzonello, non a caso assessore delle Attività produttive che, nella nuova accezione, comprendono pure l’agricoltura. Lì dove c’erano due esponenti di giunta, i leghisti Claudio Violino e Federica Seganti, ce n’è uno solo. «Turismo, agroalimentare, cultura sono un insieme – insiste il vicepresidente della Regione –: è una questione di economia e di razionalità. Quello che dobbiamo promuovere e vendere è un prodotto unico, non è più pensabile di presentarci divisi sul mercato».

In attesa di monitorare il sistema ed elaborare un progetto, una direzione pare già presa: l’Ersa tornerà a cedere l’enogastronomia a Turismo Fvg. Di che si tratta concretamente? Guardando al 2012 l’Ersa, che si presentava con il marco del “tipicamente friulano” voluto da Violino, si è presentata a fiere di settore (Mse della pesca a Rimini, Olio Capitale a Trieste, Artigiano in fiera a Milano), manifestazioni consolidate come Barcolana, Gusti di frontiera e Friuli Doc, iniziative estive nelle località di vacanza. E ancora più nello specifico accostava il suo nome a Vinitalty, ExpoVinis di San Paolo, London Wine Fair, Le grand tasting de Le Carrousel du Louvre, Friulano & friends: tutto mirato alla valorizzazione del territorio regionale muovendo dalla nuova denominazione dell’ex Tocai, con tappa ad Aria di Festa di San Daniele e tour nelle principali capitali europee per far conoscere le produzioni Fvg attraverso momenti formativi e degustazioni guidate.

Dove collocare queste manifestazioni, vista la filosofia illustrata da Bolzonello, se non sotto Turismo Fvg? Probabile, ma ancora da definire sulla base dei risultati delle verifiche dei prossimi mesi. Perché se l’Ersa è destinata a ritornare alla sua missione originaria – istituita con legge regionale 8 del 2004, era stata pensata principalmente come ente preposto all’assistenza tecnico-scientifica, alla sperimentazione e ricerca, alla formazione e all’aggiornamento per il trasferimento dell’innovazione, nonché alla certificazione della qualità in agricoltura, pesca e acquacoltura –, non è escluso che pure Turismo Fvg possa venire in qualche modo rivisitata. «Faremo un monitoraggio e cercheremo di trovare le migliori soluzioni», chiarisce ulteriormente Bolzonello senza anticipare i tempi». Tanto meno per quel che riguarda le persone: «Il lavoro non viene certo fatto contro gli attuali responsabili».

Bellini e Sommariva, dunque, restano in sella nell’attesa che venga definito il nuovo assetto. Poi si vedrà. I due direttori hanno trovato sintonia in un lavoro che, da sponde diverse, era comunque comune. Il primo, uomo di fiducia di Violino, è più targato del secondo, tecnico che arriva da una lunga esperienza nel sindacato degli pubblici esercizi. Per adesso, nell’attesa di decisioni che arriveranno dopo l’estate, viene chiesto a entrambi di lavorare secondo direttive di medio periodo.

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