L'Eni ribatte: «A Gorizia compiute le verifiche, dialoghiamo anche su Facebook»
GORIZIA L’Eni continua a dare i suoi numeri sul caso delle bollette pazze a Gorizia e nell'Isontino, ma si dice disposta a dialogare con il territorio anche attraverso un nuovo profilo su facebook.
«Riguardo ai problemi legati alle cosiddette “bollette pazze”, vorrei fare un po’ di ordine», osserva il responsabile della comunicazione. «Nella provincia di Gorizia, dopo verifiche attente non sono state rilevate anomalie tecniche sulla fatturazione relativa ai clienti gas. Nel territorio goriziano Eni ha 47 mila clienti. Su un totale di 170 mila bollette emesse, i casi in cui i cittadini ci hanno chiesto chiarimenti sono stati, sino al 6 marzo scorso, 382, ovvero circa lo 0,2%».
«Questi casi sono stati approfonditi uno ad uno e dagli accertamenti è emerso che in oltre la metà di questi il cliente ha ricevuto una fattura stimata più bassa del reale consumo. Nell'altra metà dei casi il consumo è in linea con la stima effettuata. Ci sembra di poter dire, sulla base di questi numeri che non esista un “caso Gorizia”».
«Se poi qualcuno ha a disposizione altri dati .- sostiene Eni - siamo pronti a verificarli. Nonostante questo, ci possono essere casi singoli da approfondire o clienti che abbiano bisogno di ulteriori chiarimenti o informazioni. Siamo pronti e disponibili ad ascoltare questi clienti. Eni si è dotata di diversi canali e strumenti per permettere al cliente di comunicare in maniera facile e veloce problemi o l'autolettura».
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