Leggi razziali, la mostra resta in stand-by: «Il via libera ufficiale non è arrivato»

Nessuna indicazione del Comune dopo le parole di Dipiazza. I ragazzi del Petrarca: «Choccati dalla censura al manifesto»
Foto BRUNI 21.06.17 Esami maturita-prova scritta
Foto BRUNI 21.06.17 Esami maturita-prova scritta

Trieste, in Risiera il canto contro il razzismo

TRIESte Il cambio di rotta del Comunedi Trieste sul caso del manifesto della mostra dedicata sulle leggi razziali? Per ora resta un annuncio. A distanza di 24 ore dalla disponibilità manifestata da Roberto Dipiazza, infatti, il liceo Petrarca (organizzatore del progetto “Razzismo in cattedra” insieme a Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Trieste, Museo della Comunità ebraica e Archivio di Stato) non ha ancora ricevuto alcuna indicazione concreta. «Siamo in attesa di comunicazioni ufficiali e, finchè non arrivano, non possiamo prendere decisioni, - afferma Cesira Militello, dirigente del liceo triestino -. Tra istituzioni i contatti avvengono per le vie previste, - aggiunge Militello -. Se l’assessore Rossi (responsabile Cultura della giunta comunale, ndr) ha piacere di chiamarmi, io domani dalle 9.30 alle 19 sarò a scuola. Oppure può rispondermi per le vie ufficiali e a quel punto ne parleremo. Per quanto mi riguarda, - ribadisce - fino a che abbiamo solo dichiarazioni e non comunicazioni istituzionali, la situazione resta la stessa di due giorni fa. Il dato di fatto è che intanto la mostra è saltata».


Posizione condivisa anche dalla direttrice del Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università, Elisabetta Vezzosi che sottolinea: «Ci teniamo particolarmente a questo progetto e alla collaborazione con il Petrarca, vediamo nei giorni futuri, rispetto alla posizione ufficiale del Comune e del sindaco, se la mostra si terrà effettivamente nelle sale comunali».

Eppure rispetto a quando è scoppiato il caso del manifesto “censurato”, qualcosa è successo, visto che di mezzo ci sono state le affermazioni di Dipiazza. «Come le ho interpretate? Penso come un qualsiasi altro lettore - chiarisce Militello - quando un sindaco dichiara “a me non cambia”, significa che per lui, che la mostra si faccia o meno, è indifferente».

Manifesto “censurato”, a Trieste salta la mostra sulle leggi razziali del ’38


Quella mostra, come noto, avrebbe dovuto essere inaugurata il 12 settembre scorso. La delibera della giunta comunale, approvata a fine marzo, che assegna le sale espositive e approva il calendario dell'attività nella Sala Veruda, riserva quegli spazi al Petrarca fino al 24 settembre. La stessa delibera indica pure che la stessa sala ospiterà successivamente un’altra mostra nell'ambito di Trieste Next, dal 25 settembre al 2 ottobre mentre dal 3 al 22 ottobre sarà dedicata ad un’iniziativa della Società Velica Barcola Grignano. Un tabella di marcia che dimostra quanto i tempi per un ritorno della mostra Razzismo in cattedra nella sede originaria siano strettissimi. «Tenendo conto - precisa la coordinatrice del progetto, Sabrina Benussi - che dovremmo ancora stampare brochure, inviti, manifesti e banner esterni».

L'intera vicenda è stata seguita attenzione, dagli studenti del Petrarca, specie da quelli della V I, impegnati in prima persona nel progetto. «Abbiamo lavorato sodo, - conferma Bianca Esposito, parlando a nome dell'intera classe -. Eravamo certi che quell'impegno sarebbe stato ripagato anche dalla condivisione del nostro operato con l'intera città. Siamo rimasti choccati dalla censura a quel manifesto, ma siamo certi che se il sindaco verrà a visitare la nostra mostra, resterà orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto». —


 

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