Legge Bucalossi, tasse sempre più alte

C’è una legge, la numero 10 del 1977, che detta così non conosce nessuno, comprensibile solo se la si associa al suo ideatore (Piero) Bucalossi, l’allora ministro dei Lavori. La legge infatti stabilisce che il diritto di edificare spetta all’amministrazione pubblica che ti concede la licenza di costruzione a patto che paghi gli oneri di urbanizzazione e gli oneri di concessione. Non piccole cifre. Una volta comprato il terreno, alcuni non iniziano neppure a fabbricare perchè non hanno i soldi per pagare la Bucalossi.
In Friuli Venezia Giulia le tariffe della Bucalossi sono altissime. Aumentate a dismisura in questi ultimi anni su richiesta dei Comuni con i bilanci che piangono e con il Patto di stabilità che blocca gli investimenti. Trieste non fa eccezione. Ma sulla Bucalossi gli enti municipali hanno facoltà di intervenire, ci sono dei massimali che possono essere ridotti, ma nessun Comune lo fa. Mediamente, tenendo conto alla destinazione del fabbricato, si pagano 200 euro a metro quadro. Solo per la Bucalossi. Il calcolo è facile da farsi.
«Il fatto - afferma Donato Riccesi (nella foto) dell’Ance - è che a Trieste la Bucalossi si paga alla stessa maniera sia che si fabbrichi a Gretta, vicino al Faro della Vittoria, sia ad esempio in via Costalunga, quando la differenza di costo per abitazione varia da 1000-1500 euro a metro quadro da una zona all’altra. E questo penalizza le fasce più deboli». I vari oneri di urbanizzazione si possono pagare in anticipo, ma nessuno lo fa, o rateizzati in quattro soluzioni. Se poi si ritardo anche di pochi giorni arriva l’ulteriore batosta con gli interessi». «Proprio per questo - aggiunge Riccesi - alcuni che avevano acquistato il terreno per costruire, rinviano i lavori attendendo tempi migliori, che poi sono tutti da verificare». (fe.vi.)
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