Legambiente Fvg: parere negativo su SmartGas
Legambiente Friuli Venezia Giulia giudica «incomplete e non soddisfacenti» le controdeduzioni della società Smart Gas alle richieste di integrazione del Ministero dell'Ambiente e della Regione sul progetto di rigassificatore a Monfalcone, e «inadeguate» anche le risposte fornite alle sue osservazioni. «Al di là delle considerazioni di tipo socioeconomico - sottolinea l'associazione ambientalista in una nota diffusa ieri mattina - mancano del tutto le condizioni per poter ottenere un bilancio ambientale positivo, in particolare per la dichiarata insussistenza di una possibile connessione con la riconversione della centrale termoelettrica A2A, l'assenza di risposte relativamente alla possibilità di approvvigionamento di “shale gas”, la sottovalutazione dell'impatto paesaggistico, in particolare delle opere a mare».
Inoltre, sempre secondo Legambiente l'impianto «non ha alcun significato strategico in materia energetica in quanto non è collegato ad alcuna logica di risparmio ed efficienza energetica o di sviluppo delle fonti rinnovabili, e la fornitura di gas alle aziende regionali si sosterrebbe sull'ipotesi tutta da dimostrare di essere in grado di garantire loro - conclude la nota - un prezzo inferiore al 10% rispetto a quello di mercato». Ciò è, per Legambiente, «un vero punto debole dell’intero progetto e un’incognita troppo importante per poter essere considerata un dettaglio». «È sempre più evidente - prosegue nella nota - la necessità che vengano ristabiliti i livelli di pianificazione, sottoponendo a Vas-Valutazione ambientale strategica il Piano regolatore del Porto. Si sottolinea che tale prescrizione è stabilita dagli “Atti di indirizzo per la redazione del Prp di Monfalcone” della Regione. Non può essere dato per scontato che tale iniziativa possa trovare ospitalità nell’ambito di una pianificazione che, per sua natura, non può che essere sovraordinata ai singoli progetti, come quello di Smart Gas». Inoltre «le incognite legate alle brusche oscillazioni del prezzo del petrolio, alla progressiva e costante diminuzione dei consumi energetici (anche di gas naturale), al progressivo, inarrestabile aumento della quota di energia rinnovabile e agli effetti legati ad azioni di efficientamento energetico, sono tali da rendere impossibile una previsione sul prezzo del Gnl nel prossimo futuro». Per queste e altre motivazioni inserite nella nota Legambiente Fvg «esprime il proprio parere negativo sull’iniziativa di Smart Gas».
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