Legambiente boccia PromoTurismo Fvg: «Lancia attività dannose per il territorio»

Bandiera nera all’agenzia giudicata non in linea con la filosofia slow. Sotto tiro discese fuoripista con elicotteri e motoraduni

TRIESTE Due bandiere nere: a PromoTurismo Fvg e al Comune di Cavazzo. E altrettante verdi: a un’associazione e a due allevatori della Carnia. Legambiente Fvg, in conferenza stampa a Udine con il presidente regionale Sandro Cargnelutti e il responsabile carnico e della montagna Fvg Marco Lepre, consegna premi e bocciature legate alla campagna d’informazione “La Carovana delle Alpi” che dal 2002 punta a difendere e promuovere il territorio alpino.

«Motocross piaga dei prati stabili»


Il colore nero se lo ritrova appiccicato dunque anche l’Agenzia regionale per la promozione turistica del Friuli Venezia Giulia. Secondo gli ambientalisti, PromoTurismo Fvg avrebbe peccato di «incoerenza». «Dobbiamo diventare una destinazione turistica slow» – ricorda Lepre –. Una frase che non abbiamo detto noi, ma la stessa Regione nel suo Piano del turismo 2014-18. Date queste premesse, c’era da attendersi finalmente una svolta nella politica turistica».

E invece, è la sottolineatura di Legambiente regionale, «a Sella Nevea e nel Tarvisiano l’Agenzia organizza e promuove le discese fuoripista con l’utilizzo degli elicotteri: una pratica, oltre che pericolosa, inaccettabile dal punto di vista ambientale. E poi, con quello della Regione, piazza il marchio pure sulla Motocavalcata delle Alpi Carniche e sul MulaTrial delle Valli del Natisone». Dura la conclusione: «Non si possono esaltare le “bellezze incontaminate” e promuovere nello stesso tempo tutto quello che le nega: inquinamento, rumore, maleducazione. Altro che slow, siamo al mordi, fuggi e distruggi. Alla fine i turisti se ne accorgono e vanno giustamente altrove».



La bandiera nera a Cavazzo viene invece motivata con la contrarietà di Legambiente alle posizioni assunte dall’amministrazione in merito alla rinaturazione del lago. «L’ipotesi di un by-pass per lo scarico della centrale di Somplago è sostenuta pure dalla Regione, ma incredibilmente sindaco e vicesindaco sostengono che non se ne deve nemmeno parlare».

Bandiera verde, al contrario, per l’associazione amici di Osais di Prato Carnico «per la preziosa attività di manutenzione e cura del territorio e per la vittoriosa battaglia condotta in difesa delle acque della Val Pesarina», e per i coniugi Roberto De Prato e Edda De Crignis, allevatori, «per aver pagato di persona la segnalazione di illeciti alle autorità». Lo scorso agosto De Prato, disabile, è stato aggredito per aver fotografato un gruppo di motociclisti che scendevano da una cima. «Nel confermare a lui e alla moglie la nostra piena solidarietà – scrive Legambiente –, vogliamo testimoniargli l’apprezzamento per l’impegno nel denunciare chi devasta il terrritorio». –


 

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