Lega Nord, Fedriga sospeso per 15 giorni assieme a un collega

Al capogruppo del Carroccio alla Camera e Gianluca Pini la massima sanzione per le intemperanze di cui sono stati protagonisti in aula

ROMA. Al capogruppo della Lega Nord alla Camera, il triestino Massimiliano Fedriga, e al suo collega Gianluca Pini l'ufficio di presidenza della Camera ha inflitto quindici giorni di sospensione. La sanzione è stata decisa a causa delle intemperanze di cui sono stati protagonisti durante l'esame in Aula dl ddl sulla cittadinanza e le offese alla presidente Laura Boldrini. Si tratta del massimo della sanzione previsto dal regolamento.

Il «massimo della pena» è stato irrogato a Fedriga perché, una volta espulso dall'Aula, non ha lasciato l'emiciclo occupandolo. Pini è stato punito perché ha urlato alla presidente «Non capisci un c.... Vattene, incapace. Capra». Ha votato contro le sanzioni solo Davide Caparini della Lega, mentre Riccardo Fraccaro di M5S e gli altri due componenti Cinque Stelle dell'ufficio di presidenza erano assenti dalla riunione.

I leghisti contestavano a Boldrini di non aver concesso l'esame di più emendamenti e più tempo per intervenire sul ddl cittadinanza. Boldrini ha puntualizzato di aver assunto le proprie decisioni in merito «a norma di regolamento: in capigruppo non era stata richiesta l"eccezionale rilevanza" nè l'aumento dei tempi dal rappresentante della Lega". "Pini paga il fatto di aver offeso la persona sbagliata. Se si punissero tutti quelli che offendono i colleghi in Aula l'emiciclo resterebbe vuoto...", ha spiegato ai cronisti Caparini lasciando la riunione.

Immediata la reazione di Fedriga: "Tapparci la bocca per 15 giorni è vergognoso ma non ci intimorisce. Può sospenderci, censurarci, la Boldrini può fare quello che vuole perché noi non abbiamo fatto niente di male se non dire la verità e cioè che non è all'altezza. È chiara la missione del presidente della camera: vuole silenziare la Lega", dice il presidente dei deputati leghisti, che prosegue: "Lo fa non rappresentando nessuno mentre noi siamo in parlamento tramite il voto della gente secondo le vecchie e sacrosante regole democratiche che lei disprezza. Noi rappresentiamo la nostra gente mentre il presidente Boldrini rappresenta solo la peggior ideologia, quella che vuole cancellare la nostra identità e le nostre tradizioni. Quella dello ius soli e dell'deologia gender quelle che lei non vuole farci combattere dentro l'aula concedendoci solo pochi minuti per il dibattito".

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