Le volanti restano senza carburante"Fra 40 giorni a secco le auto della polizia"

Circolare alle questure: finiti i soldi per il carburante. I sindacati: a Trieste solo 40 giorni di autonomia. Da una settimana fanno rifornimento a Valmaura con i buoni benzina della Q8
TRIESTE
. Quaranta giorni e poi stop. Le volanti della polizia resteranno ferme. Senza benzina. La circolare identica in tutte le questure, è fin troppo drammaticamente chiara: «A fronte dell’esaurimento della copertura finanziaria per l’acquisto di carburanti, si comunica che a partire dalla data odierna e fino a cessate esigenze verrà sospesa l’erogazione di carburanti presso questo ufficio». ”Questo ufficio”, nel gergo burocratese, è il distributore dell’autoparco a San Sabba dove fino a pochi giorni fa andavano a fare il pieno le vetture della questura e della frontiera.


Così sull’emergenza sono stati tirati fuori i buoni benzina. Quelli che di regola servirebbero per l’emergenza. Ce ne sono, dicono, fonti interne della Questura per 40 giorni, Fino, insomma ai primi di dicembre. Poi? Si vedrà.


Intanto le volanti e anche le auto civili della questura vanno a fare benzina o gasolio al distributore Q8 di Valmaura. In fila come automobili normali. Infatti gli agenti dopo aver fatto la coda vanno alla casa e consegnano i buoni carburante al gestore il quale mette un timbro su una fotocopia che poi viene recapitata alla segretaria del parco automezzi.


Dice Daniele Dovenna segretario della Uil Sup: «La scelta dei buoni benzina è una conseguenza dei tagli. I buoni sono contingentati. Spero che bastino fino a marzo quando arriveranno gli stanziamenti. La verità è che quello in corso è solo una forma di razionamento. Il calcolo che ho fatto lo dimostra: i tagliandi per le volanti coprono solo fino ai primi giorni di dicembre. Poi potrebbero arrivare altri buoni. Ma per ora c’è quella scadenza, salvo non rallentare i servizi».


Gli fa eco il segretario dell’Ugl Edoardo Alessio. In una e-mail fa riferimento a una recente circolare del ministero. «in cui si vieta l’acquisto di carburante destinato ai mezzi della polizia di Stato. Vieta, non consiglia. Poi spiega che «il Dipartimento della Pubblica Sicurezza a causa dei tagli economici apportati dal Governo anche sul bilancio della sicurezza, è stato costretto ad inoltrare a tutte le questure appunto una circolare nella quale si legge che “essendo finiti i fondi, per l’acquisto diretto della benzina, destinati ai mezzi della Polizia di Stato, d’ora in poi, per i rifornimenti si dovrà provvedere con “buoni benzina” utilizzabili direttamente presso i distributori nazionali».


Sarcastico Lorenzo Tamaro del Sap. Dice: «Sembra di essere tornati all'epoca "dell'austerity" degli anni Settanta, quando l'Italia si doveva misurare con la crisi del petrolio, solo che quella volta a differenza di adesso la crisi toccava tutti ma non le forze di polizia. La situazione attuale è che si potrà effettuare il pieno sino all'esaurimento scorte solo presso i comuni distributori di benzina in orario di apertura. Questi buoni benzina però non potranno garantire una grande autonomia, se non si correrà ai ripari a fatica si arriverà alla fine dell'anno».

Daniele Dovenna poi rileva:«Nonostante gli sproloqui sullo sforzo straordinario nella lotta alla criminalità, i poliziotti di Trieste a seguito dei tagli, non avranno più benzina per le macchine e dovranno usare dei buoni d'acquisto, per rifornirsi di carburante ai comuni distributori. sperando che bastino. Già in questi giorni una volante della provincia e' rimasta ferma e con i buoni attualmente disponibili, l'autonomia delle volanti di citta' non supera i 40 giorni».


Ma il questore Giuseppe Padulano getta acqua sul fuoco. «I servizi sono garantiti. Tutte le vetture sono sulla strada. I buoni? Si tratta di giacenze che devono essere consumate entro dicembre. Non è né un problema, né un disagio». Aggiunge poi che «ogni ufficio ha avuto il suo contingente di buoni e quindi non ci sono problemi».



RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo