Le vie Mazzini e Imbriani aprono alle bici
La giunta Cosolini torna sul luogo del delitto. Ancora via Mazzini, ancora via Imbriani. Ma stavolta per dare avvio a una svolta green: su entrambi i tratti, da ieri, è possibile circolare in bicicletta. Un intervento che a partire dal 2016 interesserà altre zone della città. Non solo, sempre da ieri, furgoni e camion dovranno osservare anche nuovi orari per il carico e scarico delle merci. L’assessore alla Mobilità Elena Marchigiani ha iniziato proprio da lì, dalle due vie teatro nei mesi scorsi di continui tentativi di pedonalizzazione, ostacolati da raccolte firme e battaglie politiche. Barricate che, di fatto, hanno congelato i progetti del sindaco. Per via Imbriani adesso si tratta in sostanza di una modifica alla segnaletica che consente il passaggio dei ciclisti lungo la corsia degli autobus. Per via Mazzini, invece, è stato semplicemente eliminato il divieto di transito per chi ama spostarsi con le due ruote. Da ieri è permesso.
Un primo passo concreto verso il nuovo itinerario ciclabile indicato dal Piano generale del traffico urbano da attuare il prossimo anno, quando la giunta metterà amano al famoso “Pi Greco”. Un circuito ciclabile che prevede la realizzazione di oltre un chilometro di piste, corsie e itinerari pensati proprio per le bici. Si tratta di agevolare il passaggio delle due ruote dalle Rive a San Giovanni permettendo l’imbocco su via Mazzini-via Imbriani per proseguire a fianco dei Portici di Chiozza, con immissione in Viale XX Settembre. Il percorso continuerà quindi lungo la futura pista da sistemare in via Giulia (il progetto è già stato inoltrato alla Regione, fa sapere l’assessore), con immissione da Piazza Volontari Giuliani verso Rotonda del Boschetto. «La finalità è separare in tutti punti possibili lo spazio dedicato alla bici rispetto a quello per i pedoni – precisa Marchigiani – in modo da garantire maggior sicurezza per tutti». Sempre nei primi mesi del 2016 inizieranno i lavori anche sull’altro ramo del “Pi Greco”, per un totale di 4,4 km tra Campo Marzio e via Orlandini-pista Cottur.
Il primo intervento di ieri, quello per il libero passaggio delle bici su via Mazzini, è stato anche l’occasione per rivisitare l’attuale sistema di carico scarico merci nella strada. «Un provvedimento – puntualizza una nota del Comune – più volte richiesto per migliorare il trasporto pubblico lungo l’asse». Furgoni e camion dovranno limitarsi a questa fascia oraria: 5.30-9.30 e 13.30-15.30. »Orari già positivamente sperimentati la scorsa estate e concordati con i rappresentanti delle categorie economiche direttamente interessate», viene chiarito nel comunicato. Ieri il Comune ha deciso anche di aggiungere in via San Spiridione nuovi stalli per la sosta di moto e scooter nel tratto che va da via San Nicolò a via Genova. «In quel punto – rileva l’assessore – era previsto un carico scarico in determinati orari, ma confrontandoci con i commercianti e le altre categorie, è emerso che lì la gente metteva la macchina in modo abusivo. Una sosta selvaggia più che un posto riservato per chi trasporta merci, che causava solo problemi al traffico». Un’operazione che gli uffici dell’assessorato intendono allargare su altre strade eliminando una serie di divieti di sosta. «Oltre ad aumentare l’offerta di parcheggio per motorini e ciclomotori – annota il Comune – questa strategia consente di ridurre la sosta abusiva con effetti positivi sulla fluidificazione del traffico negli assi viari più sensibili».
Nel dettaglio i nuovi posteggi saranno disegnati, tra questo mese e gennaio, nelle vie Brunner, Felice Venezian, via dei Saltuari, via del Bosco, Matteotti, Santa Ermacora, Tibullo e via Valmaura, per un totale oltre 100 nuovi posteggi in più rispetto all’offerta attuale. Se si sommano a quelli già attuati qualche mese fa, il “Piano motorini” registra un incremento di circa 450 stalli. «L'Amministrazione Comunale – dichiara ancora Marchigiani – continua a occuparsi del tema della mobilità sostenibile e della sosta e, più in particolare, della sosta dei mezzi a due ruote, come noto molto numerosi nella nostra città. Ciclabilità e sosta – sottolinea l’assessore – devono venir trattati in maniera integrata, al fine di consentire ai cittadini la più ampia possibilità di scelta relativamente a forme di mobilità e mezzi di trasporto».
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