«Le vacanze sicure? In tenda e roulotte»: i campeggi a Trieste sfidano il rebus estate

Da Muggia al Carso le strutture contano di ripartire a giugno. Poche disdette. E tra i clienti è atteso un incremento di triestini

TRIESTE C’è un cauto ottimismo tra i gestori dei campeggi triestini, che sperano di poter riaprire i battenti tra fine maggio e giugno. Le disdette infatti, in determinate strutture sono poche, perché i turisti sperano di potersi godere comunque le agognate vacanze. E cresce anche l’interesse verso i camping da parte degli stessi triestini, di quelle famiglie che, dopo tanto tempo trascorso tra le mura domestiche, opteranno per roulotte, camper e tende non lontano da casa.

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«Siamo in una situazione di attesa», spiegano dal Mare Pineta di Sistiana: «Come attività stagionali al momento siamo meno colpiti rispetto ad altre strutture turistiche, quelle aperte tutto l’anno, anche se comunque in questo periodo già si lavorava bene. Certamente abbiamo perso la Pasqua, ma una nota positiva è che la clientela straniera sta aspettando. Finora non ci sono state tante disdette. Anzi, si spera nella libertà di movimento in Europa, per godersi il mare.

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La nostra clientela è per metà straniera e per metà italiana, tanti arrivano ogni anno dal Nord Europa, e non vedono l’ora di raggiungere le nostre coste. Certo i clienti si muoveranno se sarà possibile farlo, ma ormai i comportamenti legati alla sicurezza li abbiamo assimilati. Parlo ad esempio della distanza, oltre alle regole che naturalmente adotteremo anche qui. Noi siamo pronti, e confidiamo di riaprire appena possibile».

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Qualcuno ipotizza un ritorno alla stagione normale già tra un mese circa. «Sentendo i rappresentanti della categoria – dicono da Pian del Grisa – dovremmo poter aprire tra fine maggio e i primi di giugno. Quest’anno ci aspettiamo una clientela soprattutto italiana, e poi abbiamo una cinquantina di famiglie triestine che passano qui tutta l’estate. Gli spazi aperti dovrebbero consentire un regolare svolgimento dell’attività. Magari saranno introdotti nuovi regolamenti, ma siamo positivi. Restano comunque alcune incognite da chiarire, come l’apertura e l’attività del ristorante e la gestione dei bagni pubblici. Tutto però è fattibile, basta solo organizzarsi. Gli eventi invece pare saranno impossibili da realizzare purtroppo, come un po’ ovunque, non solo nei campeggi».

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Anche a Muggia si guarda con speranza all’apertura delle porte tra poco più di un mese. «Tra i clienti abituali abbiamo una ventina di famiglie slovene – spiegano dal camping rivierasco – e per questo speriamo non ci siano restrizioni sul confine. Per il resto contiamo su circa 140 famiglie di Trieste e Muggia. Forse qualche riduzione nelle presenze ci sarà, ma speriamo di contare sui nostri “stagionali”, ormai affezionai al campeggio. Probabilmente, invece, perderemo i turisti di passaggio, che lo scorso anno avevano segnato un buon incremento. E in attesa di indicazioni precise sulla ripresaci auguriamo di ricominciare tutto a metà giugno».



«Abbiamo ricevuto diverse disdette», ammettono infine dall’Obelisco: «Restano comunque gli annuali, i residenti, mentre i turisti non sanno se ci si potrà spostare. Come tutti, intanto, aspettiamo novità». E sui social, intanto, diversi triestini raccontano ad ogni modo di volersi appoggiare proprio ai campeggi locali per l’estate. Chi non potrà contare sulle ferie lunghe o non potrà spostarsi dalla città, cercherà infatti di affidarsi a camper, roulotte o tende per poter contare su spazi all’aria aperta nei prossimi mesi, anche se vicini a casa.—


 

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