Le Terme romane lanciano estetica e l’ambulatorio di dermatologia

MONFALCONE Nel giro di un paio d’ore sono stati opzionati i posti disponibili. Tutto esaurito all’Open Day che ieri alle Terme Romane di via Timavo ha sancito l’avvio dell’attività estetica, all’insegna del wellness da affiancare all’offerta curativa. La gestione in carico a Terme del Friuli Venezia Giulia Srl, che aggrega Sanatorio triestino, Git di Grado, Grado Riabilita e Nord Care, dallo scorso aprile ha registrato un aumento di utenti del 25%. E ora è pronta al rilancio. Affidato a Silvia Boria, già responsabile del reparto di estetica dello stabilimento di Arta Terme condotto dal 2017 dalla stessa società, il servizio estetico si avvarrà di una nuova dipendente. Trattamenti a piedi e mani con tecniche classiche, depilazioni, interventi esfolianti, maschere e pulizia al viso, comprese applicazioni specifiche, antiage, detossinanti, spaziando su diverse tipologie di massaggi al corpo, con bendaggi o l’utilizzo di alghe sono alcune delle prestazioni offerte. Un approccio personalizzato, pacchetti tarati sulle esigenze dell’utente. Inizialmente, è stato spiegato ieri durante una conferenza stampa illustrativa, l’attività sarà garantita due volte la settimana nelle due sale appositamente attrezzate. È stato definito il primo tassello di un più ampio sviluppo nel dotare lo stabilimento di ulteriore valore aggiunto, il settore wellness.
Altro elemento distintivo che caratterizzerà invece l’offerta sanitaria approderà a Monfalcone il 9 ottobre, quando verrà inaugurato l’ambulatorio di dermatologia, che s’affiancherà alle cure di balneoterapia già convenzionate. Le Terme Romane potranno avvalersi di uno specialista dermatologo attingendo dai medici esperti operanti nelle strutture orbitanti nell’ambito gestionale del gruppo societario, secondo una strategia di integrazione e collaborazione, concepita in termini di circuito sinergico delle figure professionali. S’è fatto anche riferimento alla prevenzione in ordine a patologie tumorali come il melanoma. I progetti includono l’introduzione della medicina estetica, non chirurgica, come i trattamenti biorivitalizzanti, botox, filler. Fino alla criolipolisi per la cura della cellulite che attraverso l’alternarsi di tecniche di vasocostrizione e vasodilatazione producono gradualmente un’espulsione fisiologica del corpo del grasso. Il principio di fondo è quello di un’implementazione dell’offerta programmata e oculata, contemplando i riscontri dell’utenza e le dinamiche economiche di investimento.
Il direttore delle Terme Romane, Fabrizio Antonelli, ha spiegato: «Quando abbiamo presentato il progetto per la partecipazione al bando del Comune, avevamo pianificato i passi da compiere. Assunta la gestione e riassorbito il personale dipendente, dopo la fase iniziale di valutazione circa spazi e potenzialità dello stabilimento, è giunto il momento di partire con i primi due interventi, l’avvio del servizio di estetica e dell’ambulatorio di dermatologia». Claudio Lautieri, direttore sanitario e responsabile dell’ambulatorio per l’accettazione delle cure termali, s’è soffermato sulla gamma dell’offerta improntata all’implementazione progressiva, facendo riferimento anche agli aspetti strutturali, come lo sfruttamento in prospettiva di un secondo pozzo d’acqua termale presente nel complesso. Interventi strutturali che il sindaco Anna Maria Cisint ha da parte sua declinato in un primo miglioramento, la copertura della zona esterna per il relax dove sono presenti le fontane per un utilizzo anche invernale, guardando inoltre al potenziamento del trasporto pubblico, fino all’ipotesi «che non abbiamo mai abbandonato» di realizzare una piscina esterna.—
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