Le tempeste in Europa non frenano Generali: vola l’utile trimestrale

Il gruppo triestino ha chiuso con profitti per 581 milioni (+8,6%) Risultato sostenuto dal Danni. Il Cfo Lubelli: l’anno parte bene

TRIESTE Buona la prima per le Generali nel trimestre. Il gruppo ha chiuso il periodo con un utile netto di 581 milioni di euro (+8,6%). Risultato nettamente al di sopra delle attese del mercato che si aspettava profitti per 575 milioni. Anche il risultato operativo del gruppo triestino guidato da Philippe Donnet aumenta del 4,9% a 1,3 miliardi sostenuto dal settore Danni. I premi lordi sono in crescita a quota 18,6 miliardi (+2,5%) per lo sviluppo di entrambi i segmenti di business. La raccolta netta ammonta a 2,4 miliardi. Il combined ratio (indicatore che rapporta il costo dei sinistri e delle spese di gestione dei premi) , si riduce ancora al 91,4%, in calo di 1,6 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2017, nonostante l'impatto per 76 milioni causato dalle tempeste che hanno colpito principalmente Germania e Francia a gennaio.

Oltre all'andamento operativo, l'utile riflette il miglioramento del risultato non operativo della gestione finanziaria, con un ulteriore calo delle svalutazioni, e il risultato di attività operative cessate per 14 milioni: «I risultati del primo trimestre ci fanno guardare con ottimismo al resto dell’anno, che vedrà il completamento con successo del piano strategico», ha detto il direttore finanziario di Generali, Luigi Lubelli. Il Cfo si è confrontato con gli analisti che hanno chiesto chiarimenti sul piano di dismissioni della compagnia: «Sta andando molto bene. Siamo già sopra l'obiettivo annunciato al mercato (1 miliardo di euro a regime)».

La raccolta netta ha superato quota 2,4 miliardi in calo del 20,7%. Un risultato -spiegano alle Generali- che deriva dalla strategia adottata per «incrementare la redditività del portafoglio vita, riflessa anche nel valore della nuova produzione e nell'andamento dei prodotti di risparmio tradizionali, i cui premi emessi sono scesi del 4,3%, soprattutto in Italia, Germania e Spagna».

Il Vita mostra un aumento del 3% grazie soprattutto allo sviluppo dei prodotti unit-linked (+9,9%). Lubelli spiega che qui la raccolta netta si mantiene «su livelli molto solidi e anche la redditività si sta sviluppando in modo molto positivo». Cresce anche il giro d’affari del segmento Danni (+1,4%) sostenuto dal buon andamento di entrambe le linee di business.

L'Auto ha segnato un +1,6% grazie alla crescita nella Americhe e in Sud Europa (+21,1%). Ma è risultata in calo l'Italia (-4,5%), a causa della contrazione del premio medio e del portafoglio, e la Germania (-1,4%), principalmente per le iniziative focalizzate su un ulteriore miglioramento della redditività soprattutto nel canale broker. Sostanzialmente stabile la Francia. A Piazza Affari dopo un avvio positivo hanno prevalso nel finale le prese di beneficio con il titolo che alla fine ha ceduto lo 0,24% .

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