Le stanze degli abbracci in arrivo anche a Trieste

Il Comune vuole allestire in tempi brevi, nelle residenze per anziani pubbliche, questi spazi appositamente strutturati per consentire l’incontro fra familiari, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid.
La stanza degli abbracci a Latisana
La stanza degli abbracci a Latisana

TRIESTE L’amministrazione comunale di Trieste, su forte impulso del vicesindaco Paolo Polidori, ha avviato, tramite il Dipartimento Servizi e politiche sociali afferente all’assessore Carlo Grilli, e di concerto con l’Asp Itis di via Pascoli, una indagine di mercato per valutare l’allestimento in tempi brevi, nelle residenze per anziani pubbliche, di spazi appositamente strutturati per consentire l’incontro fra familiari, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid.

Ecco la stanza degli abbracci all’Asp Umberto I di Latisana

Dopo le visite all’aperto e le videochiamate, anche in vista delle festività natalizie si stanno quindi valutando i diversi tipi di soluzione esistenti sul mercato, già diffusamente pubblicizzati a livello mediatico, per agevolare gli incontri protetti. Si va dalla sistemazione di spazi opportunamente attrezzati con dispositivi di protezione individuale e plexiglas, ad allestimenti più complessi che prevedono dei kit gonfiabili: le cosiddette “stanze degli abbracci”, o delle “emozioni senza confini”, per consentire quel contatto fisico che altrimenti sarebbe vietato dalle norme anti Covid.

Gli uffici del Comune e quelli dell’Itis contano di riuscire in tempi rapidi, auspicabilmente entro la fine dell’anno o, compatibilmente con le disponibilità del mercato, comunque entro il mese di gennaio 2021, a dotare le varie strutture (Centro per l’anziano di via Marchesetti, residenza Gregoretti nel Parco di San Giovanni e Itis) degli allestimenti più compatibili con l’articolazione degli spazi nelle residenze e con le rispettive organizzazioni del personale per le necessarie sanificazioni dopo ogni visita. —

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