Le rotte del sesso proibito dal rione Enel al litorale

Scambisti sul canale e uomini in cerca di compagnia che si uniscono dove capita I volontari del rione, dopo gli episodi hot, hanno scelto di tagliare la vegetazione
Di Tiziana Carpinelli
Altran Mf-Canale Valentinis
Altran Mf-Canale Valentinis

Arrivano, si fissano, un fugace ammiccamento e spariscono tra i cespugli. Un via vai tutto al maschile che, però, non è passato inosservato a chi frequenta la zona di Marina Julia e degli Alberoni. Si tratta della nuova frontiera dello scambio sessuale a Monfalcone e dintorni, di cui si sa ancora ben poco, ma che testimonianze indicano come una piazza parallela rispetto a quella, ormai più radicata, degli incontri on-line. Epicentro: il litorale, in particolare il parcheggio del Lido di Staranzano, alle spalle della spiaggia. Dove durante la stagione autunnale e invernale, in giornate feriali e non, è un susseguirsi di auto e vespini condotti da uomini di mezz’età che poi restano lì, una mezz’ora o anche più, con tutta probabilità in attesa del giusto incontro.

Ma il sesso all’aria aperta non è prerogativa della periferia. Anche il rione Enel, diversi mesi fa, ha registrato un paio di episodi a luci rosse (emersi solo ora), tutti al maschile e a due passi dalle abitazioni. Un residente, uscito di casa verso le 23 col cagnolino, ha sorpreso nel cosiddetto “boschetto delle acacie”, due cittadini extracomunitari, uomini, mentre consumavano l’amplesso en plein air. L’episodio si è ripetuto un altro giorno e così, come raccontato dal presidente del rione Enel, Adriano Bernardel, i volontari si sono messi d’accordo per sfoltire radicalmente la vegetazione, di modo che i cespugli cresciuti a dismisura non potessero più fungere da paravento alle acrobazie sessuali di passanti in preda all’Eros. E in effetti performance del genere non si sono più ripetute. Che dire invece del canale Valentinis? È di due settimane fa la notizia che anche la passeggiata cittadina, di giorno meta di corridori, mamme con bimbetti al seguito e pensionati, la sera si inserisce nelle rotte del sesso alla “famolo strano”, per citare Carlo Verdone. Pare, stando agli esperti del settore, che il canale sia considerato un luogo d’aggancio per scambisti: coppie annoiate dalla routine del ménage matrimoniale alla ricerca sotto le lenzuola di quel quid, chiamiamolo così, in più. E sempre sul fronte dello scambismo arriva oggi in edicola un dvd a luci rosse (“Le bollenti notti di Monfalcone”) con tre coppie bisiache.

Abbiamo interpellato Edi Ciesco, investigatore privato titolare di un’agenzia in città, la Europol, che spesso viene assoldato da clienti per indagare sulla vita affettiva dei congiunti. «Francamente - esordisce - a me risultano altri posti rispetto al Valentinis, ma di scambisti devo ammettere che non mi sono mai, professionalmente parlando, occupato. Direi invece che un luogo dove si verificano scambi sessuali, soprattutto in ambito prettamente maschile è quello del litorale, in particolare tra il confine di Marina Julia e gli Alberoni. Si notano spesso ragazzini giovani e, lì appresso, persone più mature, che per ore attendono in auto». Al di là delle impressioni, Ciesco ha avuto modo, anche nella sfera investigativa, di accertare che in quell’area c’è un intenso via vai. «Durante l’attività di indagine nei confronti di un uomo sposato, con queste tendenze, sono giunto agli Alberoni pedinandolo - riferisce -: lì ho visto che si avvicinava a un uomo e con lui si appartava, in un punto dove la vegetazione è fitta. Al di là della circostanza, mi capita spesso di andare a correre tra Marina Julia e il lido di Staranzano e spesso noto questi strani movimenti: uomini, per lo più di mezz’età, che per diverso tempo restano in auto ad aspettare chissà chi. E poi una figura esile, con occhiali scuri, sempre la stessa, che gira su e giù a piedi. Mai una donna. Francamente non mi spiego altrimenti l’andirivieni maschile».

Fosse prostituzione, va detto, non sarebbe reato, come pure pagare qualcuno per fare sesso. Solo l’induzione e lo sfruttamento lo sono. Potrebbe trattarsi del battuage, finto francesismo coniato per definire luoghi battuti da persone in cerca di rapporti occasionali. Posti all’aperto, accessibili. Il battuage, diversamente dalla prostituzione, non presuppone denaro: avviene senza contropartita. Scatta uno sguardo, il feeling, l’intesa del corpo. Il tempo necessario e via, ognuno torna a casa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo