Le Rive senza fiato per la danza inattesa della Principessa - Tutte le foto e i video

Prima di prendere il largo la nave si è avvicinata al Molo Audace quasi sfiorando la banchina sotto gli occhi di migliaia di persone. Filmati in time lapse, le foto degli allestimenti e della nave ormeggiata a Trieste: trovate tutto qui
Silvano Trieste 30/03/2017 Notturno con la Majestic Princess
Silvano Trieste 30/03/2017 Notturno con la Majestic Princess

L’aveva annunciato. Avrebbe lasciato tutti a bocca aperta. E di occhi spalancati dallo stupore ieri ce n’erano a migliaia sulle Rive a guardare la sua manovra “speciale” Il comandante Dino Sagani - perché è triestino, perché conosce bene il suo Porto, perché è un bravo militare e perché il mare era tranquillo -, ha fatto quello che non si pensava si potesse osare nel bacino di San Giusto. 

 

 

L'enorme portento che è la nuova ammiraglia Majestic Princess - prima nave progettata e costruita da Fincantieri specificatamente per il mercato cinese per il Gruppo Carnival Corporation - si è sfilata con una delicatezza di altri tempi. Si è avvicinata quasi dolcemente al molo Audace. 

 

 

La più grande nave da crociera mai costruita in Italia (330 metri di lunghezza e 143mila tonnellate di stazza lorda) ha quasi sfiorato la lunga banchina cosparsa di gente che guardava ammirata

 

Ecco l'arrivo del colosso da un'altra prospettiva, quella del Facebook Live (uno dei più seguiti di sempre sulla pagina del Piccolo) a cura di Andrea Lasorte.

 


 

Le persone erano ovunque. Sulle Rive, alla base di piazza Unità, alle finestre. Grandi e piccini tutti a guardare, dopo la sirena particolarissima che ha suonato una melodia del tutto inedita simile a quella emessa all’arrivo. E soprattutto in seguito ai fuochi d'artificio. 
 

Molto più banalmente e facilmente la Majestic Princess avrebbe potuto indietreggiare di poppa e girarsi al largo. Invece no, ha voluto sbalordire. La Principessa dei mari se n'è andata dal molo Bersaglieri intorno alle 18. Per due ore, con assoluta pazienza, i triestini e tutti i turisti del momento, hanno atteso che abbandonasse il golfo di Trieste.
 
 
Alle 17.45, in ritardo rispetto alle previsioni ma solo perché doveva ben carburare il suo nuovo inizio, le prime cime nuove di zecca a prua, già impregnata di sale marino, hanno lasciato le bitte, si sono tuffate in acqua, facendosi poi risucchiare dallo scafo. Alle 17.48 il suono della sirena. 
 

Una piccola canna da pesca, una sedia, il sole caldo che si alza e la Majestic Princess in bacino. Buongiorno a tutti, triestini! #trieste #instatrieste

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Chi era a terra ha iniziato a salutare, come se ci fossero dei parenti o amici a viaggiare sulla nave. E così, senza conoscersi, chi era bordo ricambiava.


Il traffico sulla strada intanto andava in tilt. Guidatori che fermavano le auto per immortalare un'immagine di questo cielo terso invaso dal bolide marittimo bianco e azzurro. Macchine in doppia fila. Piccoli incidenti, cani che abbaiavano per i botti. Ma lei, in modo sinuoso, imperterrita, come se nessuno la stesse badando, di lato si avvicinava sempre di più al molo Audace per poi indietreggiare, girarsi e cominciare il suo vero e proprio cammino verso l'infinito e oltre. 

 

 

Oltre a rimorchiatori, piloti del porto, ormeggiatori sono all’opera Trieste terminal passeggeri con l’ad Franco Napp e il responsabile security Alberto Grimaldi, Autorità portuale, Capitaneria di porto, Polizia marittima, Dogana, Guardia di finanza, Polizia locale, Cooperativa intermodale, Sorveglianza diurna e notturna.


 

Ancora prima la sua attesa partenza era stata festeggiata. Mentre, senza fretta, sostavano sotto di lei i rimorchiatori. La fanfara dei Bersaglieri ha camminato a passo spedito su e giù per le Rive. Ha corso un tratto fino ad arrivare sotto la Stazione Marittima. Dalla cima altissima della nave, «sovrastante l'Excelsior», diceva qualcuno riferendosi all'hotel Savoia, alcuni ospiti del transatlantico ammiravano il panorama, separati dal mare solamente da barriere protettive azzurre in vetro. 
 

 

"Mi col mus e ti col tram", strombettava l'orchestra. «Mi piace vedere la nave che parte - dice una signora -, ma soprattutto ascoltare la musica dei nostri bersaglieri che hanno fatto tanto per noi. Deve essere una bella sensazione fare un viaggio con un mezzo del genere, soprattutto per chi se lo può permettere. Potrebbero abbassare un po' i prezzi, così tutti sarebbero in grado di accedervi». La signora però non starà fino alla fine, se ne andrà prima. 

In tantissimi, invece, non hanno ceduto ieri e hanno aspettato fino all'ultimo. La banda della Polizia municipale ha lanciato le prime note poco dopo dalle terrazze dell'edificio della Stazione Marittima.
Sorrisi, felicità, solo allegria ieri pomeriggio per i triestini e per il sindaco Roberto Dipiazza. C'era anche lui tra la folla, accompagnato dal suo cane da caccia e da alcuni dei collaboratori più stretti. «Ohi vita...», cantava assieme alla gente, seguendo il pezzo che trasmettevano gli strumenti delle due orchestre nostrane. 
Per un momento qualcuno nella folla ha distolto lo sguardo dalla Majestic per dirigerlo verso l'hotel Savoia. Sirene blu lampeggianti hanno attirato un attimo l'attenzione. Ma è stata appunto questione di secondi. La protagonista ieri era un'altra. Selfie a go go con il bastone apposito. Un po' di vociare straniero e toscano. Sportivi e incravattati. Dalla cabina di pilotaggio si intravedevano delle sagome in divisa. Erano quasi diventate famigliari. Ma solo per poco. Perché per Majestic Princess ormai era scoccata la mezzanotte. 

 

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