Le reazioni. Dal Pd a Fi: «Decisione necessaria»
![FILE - In this Monday, March 27, 2017 file photo, Italian Foreign Minister, Angelino Alfano, gestures while answering a journalist's question during a news conference with Russian Foreign Minister, Sergey Lavrov, in Moscow, Russia. The Italian government agreed last month to dispatch a naval mission to assist the Libyan coast guard with anti-smuggler patrols. Hundreds of thousands of rescued asylum-seekers, many of them fleeing poverty in Africa, have been brought to safety in Italian ports in recent years. (ANSA/AP Photo/Alexander Zemlianichenko, File) [CopyrightNotice: Copyright 2017 The Associated Press. All rights reserved.]](https://images.ilpiccolo.it/view/acePublic/alias/contentid/15fccbd1-7d27-47b6-8a26-8c14c88fd8b3/0/alfano-slalom-tra-i-veti-non-si-sblocca-impasse-sicilia.webp?f=16%3A9&w=840)
ROMA. Dal Pd a Forza Italia si alza un coro bipartisan di approvazione per la scelta della Farnesina anche se non mancano voci di distinguo come quella di Sinistra italiana che, con Nicola Fratoianni, boccia come «pessima notizia» il ritorno dell’ambasciatore al Cairo.
«Finalmente, con la decisione di ripristinare le ordinarie relazioni diplomatiche con l’Egitto, viene assunta una decisione di buon senso, che da tempo avevamo sollecitato» dichiara il leader di Idea Gaetano Quagliariello.
E aggiunge: «Alla luce dei conflitti che attraversano il Medio Oriente, delle tensioni crescenti nello scacchiere internazionale e del ruolo di contenimento che l’Egitto svolge rispetto alle spinte fondamentaliste, lasciare il nostro Paese senza ambasciatore era un atto di illogicità ai limiti del masochismo. Quest’atto ristabilisce seppur tardivamente una situazione fisiologica senza che ciò infici il dovere morale di conoscere la verità sul nostro sfortunato concittadino Giulio Regeni».
Dà man forte il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri giudicando «molto positiva» la decisione del governo italiano. «Il ritorno a Il Cairo dell’ambasciatore Cantini è un grande risultato raggiunto grazie all’impegno straordinario del ministro Alfano e all’eccellente lavoro della nostra diplomazia. Insieme con i nuovi risvolti sul caso Regeni, si pongono condizioni diverse verso l’Egitto e si rafforza contestualmente il ruolo dell’Italia nel rapporto con la Libia e la nostra centralità nei delicati equilibri del Mediterraneo» aggiunge Paolo Alli, presidente dell’Assemblea Parlamentare della Nato e deputato di Alternativa Popolare. «Un rapporto forte con l’Egitto - spiega Alli - è condizione essenziale anche per la soluzione del problema libico. Infatti, è interesse di Al Sisi la gestione del difficile confine con la Libia. Il ritorno del nostro ambasciatore al Cairo, inoltre, sarà certamente fondamentale per giungere alla piena verità anche sullo stesso caso Regeni, che nessuno di noi può dimenticare».
La capogruppo del Pd in commissione Esteri alla Camera, Lia Quartapelle, afferma che «l’invio del nostro ambasciatore al Cairo è un passaggio necessario se vogliamo che le indagini sul caso di Giulio Regeni facciano piena luce su quanto accaduto. I passi in avanti nella collaborazione tra procure necessitano a questo punto di un sostegno fattivo in loco da parte della nostra diplomazia, che sarà assicurato dal lavoro costante e puntuale del nostro ambasciatore Giampaolo Cantini».
«Una decisione necessaria per proseguire l’accertamento di tutte le verità sull’assassinio di Giulio Regeni» dà man forte, sempre in casa Pd, Piero Fassino. «Il ritorno dell’ambasciatore italiano a Il Cairo - sottolinea Fassino - potrà consentire di seguire direttamente e quotidianamente lo sviluppo delle indagini anche alla luce della cooperazione in atto tra le istituzioni giudiziarie. Al tempo stesso la presenza a Il Cairo dell’ambasciatore Cantini consentirà all’Italia di mettere in campo le iniziative richieste dalle molte criticità che interessano il Mediterraneo».
Con una nota fuori dal coro è invece intervenuta nel dibattito oggi, martedì 15 agosto, la senatrice del Pd Laura Fasiolo:
«Quali nuovi importanti passi verso la Verità sul terribile omicidio di Giulio Regeni possono
aver indotto al ripristino delle relazioni diplomatiche con Il Cairo?» «La vicenda, che ha toccato la sensibilità di tutto il Paese e non solo - afferma Fasiolo - è stata di tale gravità che un cambio di rotta così importante deve trovare motivazioni davvero forti. Si parla di "nuove carte", ma vorremmo capirne di più». Fasiolo dice di non condividere «alcune espressioni di soddisfazione manifestate in queste ore: mortificano - conclude Fasiolo - chi chiede a gran voce una verità mai neppure balbettata, il dolore di una famiglia, di una comunità di valori».
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