Le prime quattro guide “a pedali” per visitare Trieste in sella alla bici

TRIESTE Scoprire le bellezze di Trieste e del territorio regionale pedalando accompagnati da una guida. Quattro guide ciclo turistiche sportive saranno operative a Trieste a partire dal prossimo anno. Mauro Merlach e Jessica Merlach del Club 320 Mtb, e Massimiliano Zambiasi e Alex Kornfeind della Cottur, assieme ad altri 10 appassionati di due ruote dal resto della regione, hanno da poco terminato il corso di formazione, il settimo a livello nazionale, istituito dalla Federazione ciclistica italiana. A settembre presenteranno un project work e, a ruota, grazie ad un accordo tra la Regione e la Fci, attraverso una commissione esaminatrice riceveranno l’abilitazione ad operare come guida ciclo turistica.
Ma chi è la guida ciclo turistica? Una figura in grado di orientare e proporre attività ed itinerari ciclistici in relazione alle effettive capacità individuali delle persone che accompagnerà. «I cicloturisti che arrivano a Trieste lasciano poca economia sul nostro territorio, sono per lo più di passaggio, così ho pensato che offrire un servizio in più può diventare un valore aggiunto per trattenerli in città», spiega Kornfeind, destination manager, che ha già messo a punto assieme a Zambiasi una delle proposte che dal prossimo anno potrebbero attrarre appassionati delle due ruote. Si tratta del tour “Sulle orme di Giordano Cottur”, un giro in bici da corsa rivolto agli over 50, sia esperti sia neofiti, che intendono scoprire il Fvg percorrendo le strade battute un tempo dal campione triestino e dai corridori del Giro d’Italia in regione.
Mare, Carso e il Collio come punti d’interesse principali con i cicloturisti sempre accompagnati dalle guide. Partenza da Trieste, con una media fra i 25 e i 35 chilometri orari. I dati di PromoTurismo Fvg raccontano di circa 13 mila cicloturisti all’anno a Trieste con un aumento complessivo nel 2017 intorno al 12-15% rispetto al 2016. Ci sono tre tipologie di cicloturisti. «Quelli che arrivano in città e poi noleggiano la bici per scoprire il territorio sulla due ruote – spiega Kornfeind –, quelli che invece arrivano con la bici e altri che possono arrivare attratti proprio da un pacchetto turistico studiato ad hoc: l’obiettivo è quello di gestire il cicloturismo come processo di incoming». Uno spunto che potrebbe stimolare la nascita a Trieste di servizi di noleggio di biciclette da corsa o mountain bike, da non confondere con quello di bike sharing che ha in progetto il Comune e che invece propone bici da passeggio. —
L.T.
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