Le piccole formazioni: dal candidato-hacker ai Forconi con il “gilet”

Le curiosità dei candidati
Ein Meer von Piratenflaggen bei "Freiheit statt Angst 2009"
Ein Meer von Piratenflaggen bei "Freiheit statt Angst 2009"

TRIESTE. Se Furio Honsell, spinto dal movimento che lo ha portato in Regione, Open Fvg, e da Articolo 1, trova posto nel listone del Pd, c’è pure una sinistra a sinistra del Pd. La lista che scende in campo alle europee si chiama “la Sinistra”, il nome più semplice. Da capolista c’è Silvia Prodi, nipote del Professore che fondò l’Ulivo, ma compaiono anche due esponenti locali: il sindaco di Aiello Andrea Bellavite e Iztok Furlanic, già presidente del Consiglio comunale di Trieste. Si tratta della sinistra che non ha alcune nostalgia della coalizione con il Pd e dunque nemmeno voglia di ritrovare un’ala protettiva. . Si sono messi assieme Sinistra Italiana, Rifondazione, Altra Europa con Tsipras e società civile con l’obiettivo, non facile, del 4%. Bellavite, dopo essere stato candidato alle comunali di Gorizia nel 2007, è ora sindaco del paese di cui è stato parroco. «Sono molto vicino alla prospettiva proposta da Yanis Varoufakis – spiega –: il rilancio dell’Europa attraverso l’attenzione alle persone deboli, una migliore accoglienza, la libera circolazione delle persone, il superamento di egoismi e razzismi e il diritto al lavoro. Chi mi ha cercato? L’area di Rc, ma correrò da indipendente. Mi sono messo a disposizione senza pretese, cercando di dare un contributo».



I nomi di maggior peso del Fvg sono comunque quelli dei due uscenti Isabella De Monte e Marco Zullo, di nuovo candidati dai rispettivi partiti, Pd e M5S. La Lega ha preferito scegliere tra le seconde file, forte di un consenso elettorale che potrebbe trascinare Marco Dreosto e Elena Lizzi, mentre Fi, pure stavolta, ha dovuto chiedere il sacrificio alla coordinatrice Sandra Savino. Tra le liste iscritte alla corsa non mancano, in particolare tra quelle minori, le curiosità. Ci sono i comunisti e i neofascisti, gli animalisti, i Popoli della Famiglia e delle Partite Iva, pure i Gilet arancioni dell’ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo, leader di Liberazione Italia, vicino al movimento dei Forconi qualche anno fa, e perfino il Partito Pirata, che schiera come capolista Luigi Gubello, ventotettenne di Portogruaro noto con il nickname di Evariste Gaulois, studente di matematica ed esperto di sicurezza informatica denunciato da Davide Casaleggio per una presunta intrusione informatica dopo aver segnalato alcune falle nella piattaforma Rousseau. L’obiettivo dei “pirati” è la libertà di conoscenza e dunque il nemico è ogni forma di censura nella società e su internet. E poi c’è la lista Parlamentare indipendente di Lamberto Roberti, già candidato in solitaria più volte in passato, che sul profilo Twitter si presenta così: «Democrazia Solipsista. Dei Cittadini. Dei molti Uomini. Non dei pochi come l'Oligarchia. Voto eguale e diretto. Uomini in Parlamento e non Partiti». —

 

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