Le osmize si preparano alla ripartenza: Igor è già pronto lunedì

La corsa delle “frasche” in vista del ritorno in zona gialla. Il proprietario del locale con terrazza a San Giuseppe: «Lavoriamo per essere i primi a riabbracciare la clientela»

Ugo Salvini
Igor Berdon nell’osmiza di famiglia di cui è contitolare col figlio Diego
Igor Berdon nell’osmiza di famiglia di cui è contitolare col figlio Diego

Le bottiglie e i bicchieri luccicanti sono già schierati dietro il bancone. I salumi e i formaggi sono pronti per essere sistemati alla vista dei clienti. Ma, soprattutto, ci sono tanto entusiasmo e tanta voglia di fare. Il traino è il desiderio di riaprire finalmente i battenti dopo la lunga e forzata sosta dettata dall’emergenza Covid. Igor Berdon, contitolare assieme al figlio Diego di una storica osmiza a San Giuseppe della Chiusa, frazione del Comune di San Dorligo della Valle, non sta nella pelle e trascorre queste giornate preparando tutto per essere il primo, lunedì, a riaprire al pubblico.

«Se tutto andrà per il verso giusto – sospira – e cioè se con l’inizio della prossima settimana, come regione, torneremo in “giallo”, voglio battere tutti sul tempo, ritrovare subito la mia clientela e respirare nuovamente quella tradizionale e impagabile atmosfera che si crea nella mia osmiza». Avendo da sempre coltivato la passione per le viti e la lavorazione del vino, Igor è arrivato comunque tardi alla gestione dell’osmiza, aperta tanti anni fa dalla mamma, Marisa Mocor, perché lui inizialmente aveva seguito le orme del padre Emilio, imprenditore edile.

«Ho lavorato per anni assieme a mio padre – racconta Berdon – finché, nel 2008, ho deciso di chiudere l’attività nel settore edile, perché lo stress cominciava a essere eccessivo, per dedicarmi anima e corpo alla produzione del vino e alla gestione dell’osmiza di famiglia. Si tratta anche in questo caso di un lavoro impegnativo – precisa – perché ogni tanto qualche cliente diventa troppo esuberante, ma questo è un altro mondo e mi piace».

A inizio 2016 Igor dapprima realizzò la nuova cantina, poi allargò il locale, fino ad arrivare agli attuali 140 posti coperti più i circa 300 all’esterno, da dove si gode di una bellissima vista, che spazia dalla dolina di San Dorligo della Valle al golfo.

Completati numerosi corsi di enologia, viticoltura, oltre che per sommelier e assaggiatore di olio, Berdon ha acquisito nuovi vigneti, arrivando attualmente alla produzione in famiglia di Malvasia e Refosco, con qualità che spaziano da Vitovska, Moscato e Ribolla per i bianchi a Merlot, Barbera e un po’ di Cabernet per quanto concerne i rossi. Recentemente ha cominciato anche a imbottigliare l’olio d’oliva. “Ogni tanto – conclude orgoglioso – in osmiza organizziamo anche mostre fotografiche e di quadri di artisti locali

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