Le meridiane di Aiello, un inno al tempo

Nello splendido paese ne fanno bella mostra ben 84. Sabato e domenica la festa

AIELLO. Nell’intero Friuli Venezia Giulia ne sono state censite 1003, ma la capitale indiscussa è Aiello che vanta la bellezza - in tutti i sensi - di 84.

Le meridiane tornano protagoniste sabato e domenica nello splendido paese della Bassa friulana. Infatti, dal 2001, è ormai una tradizione il rinnovarsi l’ultima settimana di maggio della Festa delle Meridiane.

A organizzarla il circolo culturale Navarca, la cui attività andrebbe presa ad esempio su cosa significa davvero valorizzare il territorio. È stato proprio il presidente del circolo, Aurelio Pantanali, a gorgheggiare il là di questa travolgente passione per le meridiane, una sorta di calamita che richiama ad Aiello migliaia di visitatori nell’arco dell’anno, con indubbi vantaggi per l’economia locale a fronte di investimenti vicini allo zero.

Una ventina di anni fa a Pantanali, nel ridipingere la facciata della sua abitazione di via Marconi 5, si presentò il dilemma di come equilibrare architettonicamente il muro esterno macchiato da un’unica finestra. Si inventò una meridiana, una sorta di secondo occhio della casa. Fu un successo e immediatamente i proseliti in paese di moltiplicarono. Dalla passione alla scienza il passo è stato breve, perché ad Aiello ha piena cittadinanza la gnomica, la scienza che studia, appunto, le meridiane. Nel municipio è stato ricavato un centro studi dove sono posizionati sofisticate apparecchiature per la misurazione del tempo.

Quasi ogni casa di Aiello è abbellita dalla sua meridiana, ma lo stupore del visitatore tocca l’acme nel Cortile delle Meridiane inserito nel contesto del Museo della civiltà contadina del Friuli Imperiale; raccoglie numerosi orologi solari che segnano il tempo secondo diversi metodi derivati dalla storia ed in uso in diverse civiltà. Così al suo interno possiamo leggere nello stesso istante l’ora babilonica, italica, francese o quella degli antichi Romani sino a quella in uso nei monasteri: l’ora canonica, che segna i momenti della preghiera. Spiccano poi alcune vere e proprie rarità, come le tre meridiane islamiche, che riprendono gli originali presenti su moschee di Costantinopoli e del Cairo. Tutti orologi che concentrano in ognuno di essi nozioni delle scienze astronomiche e matematiche assieme a quelle artistiche e quelle letterarie dei motti che spesso affiancano il mero strumento tecnico.

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