Le medie restano a Cormons, trovati i locali

Sei classi saranno ubicate nel ricreatorio parrocchiale e le altre sei a Palazzo Locatelli. Domani assemblea con i genitori
Di Matteo Femia
Cormons 4 Febbraio 2014. Danni alla Scuola Elementare di Viale Gorizia. Copyright Petrussi Foto Press - Diego Petrussi
Cormons 4 Febbraio 2014. Danni alla Scuola Elementare di Viale Gorizia. Copyright Petrussi Foto Press - Diego Petrussi

CORMONS. Dopo tre giorni di dubbi, incontri e sopralluoghi, la decisione è stata presa: le 12 classi della media Pascoli resteranno a Cormons, e saranno equamente divise tra il ricreatorio parrocchiele e Palazzo Locatelli. Sei classi saranno infatti ospitate nelle stanze messe a disposizione da monsignor Paolo Nutarelli nel centro pastorale Trevisan, altre sei troveranno alloggio tra la sede comunale e il Museo civico.

C'è ancora incertezza sui tempi, ma si lavora per far iniziare le lezioni martedì prossomo. Confermata la scelta di dirottare, invece, le sette classi delle elementari all'Unitre di via Gorizia: per loro la scuola riprenderà già lunedì.

Un'assemblea pubblica aperta a tutti i genitori è indetta per domani mattina alle 11 in sala civica: il sindaco Patat, l'assessore all'istruzione Toros e la dirigente scolastica Zanolla spiegheranno ai genitori le motivazioni e le novità di queste scelte.

È stata si può dire la vittoria dei genitori e dell'amministrazione comunale contro chi indicava una sede esterna a Cormons. «È passata la linea dei rappresentanti dei genitori, che abbiamo appoggiato sin dall'inizio - spiega la Toros -; ci è sembrato giusto sposare la linea del mantenimento dei ragazzi a Cormons, per due motivi: la maggior comodità per le famiglie e gli scolari, e la volontà di far risparmiare le ingenti risorse che la Regione ci aveva messo a disposizione per finanziare il trasporto tramite corriere verso Gorizia. Stiamo parlando di qualcosa come 200mila euro: tanto sarebbe costato alla Regione metterci a disposizione degli autobus. Una cifra francamente enorme, e di cui moralmente ci è sembrato giusto cercare di fare a meno: sono sempre soldi dei contribuenti. La scelta locale insomma ci è sembrata la più logica: ringraziamo ugualmente in modo davvero forte Regione e Provincia per il grande supporto che ci hanno fornito in questi giorni».

Anche quella di eiri è stata una giornata convulsa ed iniziata con un vertice in Prefettura. La Provincia era stata chiara: se ci fosse la necessità, l'ex Istituto per geometri Pacassi è pronto ad accogliere i ragazzi. «La struttura è praticamente a posto: in questi giorni verrebbe riverniciata e ripulita, da mercoledì sarebbe disponibile per ospitare le scuole di Cormons», si era lasciato sfuggire in mattinata il presidente Enrico Gherghetta prima del vertice con il prefetto Vittorio Zappalorto e con l'amministrazione comunale. La giunta Patat anche durante l'incontronel Palazzo del Governo si è battuta per la causa cormonese. Anche perché utilizzare gli spazi del Pacassi non sarebbe stato gratis. «Pagheremmo le bollette, ovviamente - aveva sottolineato il vicesindaco Pesaola - abbiamo fatto una stima e si tratterebbe di 20mila euro circa da qui alla fine dell'anno scolastico».

Soldi che verranno in parte risparmiati, ma non del tutto: "Ovviamente pagheremo le bollette di luce, acqua e gas al parroco - sottolinea la Toros - perché usufruiremo di spazi che altrimenti la parrocchia non avrebbe riscaldato e nei quali non sarebbe stata accesa la luce».

Il sindaco Luciano Patat aggiunge: «Spiegheremo tutte le novità ai genitori nell’ssemblea di domani mattina: siamo disponibili per rispondere a tutti i dubbi e le domande, ma siamo contenti di essere riusciti a trovare una soluzione cormonese al problema».Oggi inizierà il trasloco del materiale scolastico verso il municipio e l’oratorio.

Gli obiettivi ora sono due: primo cercare di far riprendere martedì le lezioni; secondo riportarli tutti nella loro sede di viale Roma dopo le vacanze di Pasqua, a maggio. «Procedendo per piccoli lotti da meno di 10mila euro l'uno - afferma Patat - possiamo affidare i lavori di rimessa a nuovo degli intonaci in modo diretto, risparmiando enormemente sia da un punto di vista burocratico che tempistico. E' un traguardo ragionevolmente possibile. Intanto però, pensiamo a riportare i ragazzi in classe».

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