Le masserizie degli esuli verso il trasloco dal “18”
«Le masserizie non potranno più stare al Magazzino 18, anche perché ci piove dentro. Cosa ne sarà, però, al momento è tutto da vedere». Il direttore del museo dell’Irci di via Torino, Piero Delbello, commenta così le indiscrezioni secondo cui sarebbe al vaglio delle istituzioni l’ipotesi di spostare le masserizie degli esuli all’interno del magazzino 26. Che sia una destinazione ritenuta possibile, Delbello lo conferma, ma non è definitiva né l’unica. «Se restano lì le masserizie rischiano di finire come Pompei, mi riferisco al degrado e non al valore inestimabile di quel sito - dice Delbello -. Al contempo dobbiamo tener conto che l’impatto di quegli oggetti deriva anche dal modo in cui sono stati accatastati, che è parte della loro storia e del loro messaggio. Dobbiamo ragionare bene sui termini della loro fruibilità in futuro».
Di fatto il destino del magazzino 18 è ignoto anche perché l’edificio è tra quelli destinati a essere venduti dal Comune, per cui è improbabile che il piano delle masserizie venga dedicato a fini museali.
Spiega il direttore dell’Irci: «Bisognerà trovare una soluzione. Il magazzino 26 è una possibilità ma non è l’unica e non è certa». Sicuramente il contenuto del 18 è un patrimonio da tutelare, lo confermano anche i numeri delle visite degli ultimi giorni: «Abbiamo dovuto prolungare di un giorno ancora la settimana di accessi che abbiamo in programma ogni anno in questo periodo - racconta Delbello -. Il primo impatto delle persone con la nostra storia è con il magazzino 18 prima ancora che con il museo di via Torino. È un dato di cui non si può non tener conto». —
G.Tom.
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