Le mani delle Nordest sulle Torri

Il sistema Conad in pole per Gran Duino. E tra le sorprese potrebbe esserci Bosco

A quanto ammonta il patrimonio opzionato dai compratori? All’80% dell’attivo concordatario meno la fideiussione Generali, dunque 98 milioni meno 35: circa 63. E chi è che se l’è preso, tale patrimonio? Qui no, nessuna sorpresa. Anzi sì. Partiamo dalle conferme. Le Coop Nordest - fresche di interessamento ai principali punti vendita CoopCa (si legga sopra a destra, ndr) e fresche peraltro di delibera di via al progetto di fusione con Coop adriatica e Coop estense, che farà nascere la più grande cooperativa italiana con due milioni e 600mila soci, quasi ventimila dipendenti e quattro miliardi e 200 milioni di fatturato - con le cosiddette «offerte irrevocabili» alle Coop operaie si sono di fatto assicurate ciò che volevano, ovvero gran parte dei “gioielli” del gruppo triestino, a cominciare dall’iper delle Torri e dall’ala opposta al piano terra in affitto a Media World. Il sistema Conad, poi, dalle prime informazioni che emergono a proposito di un provvedimento di concordato che a giorni sarà pubblicato nella sua interezza sul sito delle Operaie, conferma il proprio ruolo nonostante i timori che si erano fatti largo di recente dopo che era diventata di dominio pubblico la notizia dell’acquisizione della rete Billa. Nel “destino” di Conad, in una logica spartitoria di fette di mercato con le Nordest, c’è anzitutto Gran Duino, invece. Ma tra molte conferme c’è pure qualche novità. E che novità. Nel risiko Coop non figurano soltanto i due colossi annunciati, ma anche gruppi medio-piccoli. E tra questi ci sarebbe pure qualche soggetto locale, tra cui Bosco. Questa novità, se confermata con opzioni «irrevocabili», costituirebbe il perfetto esempio di come, una volta scoppiato il bubbone Coop, a Trieste gli scenari e le strategie di mercato si siano praticamente rovesciate. «Nel 2013 - raccontava a novembre l’ex direttore generale delle Operaie Pier Paolo Della Valle prendendosela con la gestione Marchetti che nel frattempo era stata commissariata - avevamo l’opportunità di acquisire una realtà locale di supermercati che avrebbe portato a un incremento del fatturato, dato che fatturava più di una decina di milioni. Non è stata nemmeno trasmessa dal presidente al Cda, che così non ha potuto mai valutarla».(pi.ra.)

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