Le “Lezioni di filosofia” si spostano al teatro Verdi di Trieste

TRIESTE La filosofia conquista il Teatro Verdi. Dopo il successo di pubblico di domenica 18 marzo, col tutto esaurito al Ridotto, dal prossimo appuntamento la sala principale viene messa a disposizione del ciclo “Lezioni di filosofia” ideato dagli Editori Laterza, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Trieste con il contributo della Fondazione CRTrieste e con la media partnership de Il Piccolo.

Domenica 18 marzo 250 persone circa sono rimaste escluse dalla sala del Ridotto, gremita fino a registrare il tutto esaurito per la prima lezione, a firma Remo Bodei. Ecco perché il sindaco Roberto Dipiazza, che è anche presidente della Fondazione teatro lirico Giuseppe Verdi, annuncia quanto aveva già promesso pubblicamente l'assessore alla Cultura, Giorgio Rossi: per i prossimi due incontri non saranno disponibili solo i 224 posti a sedere del Ridotto, come inizialmente previsto, «bensì l’intero teatro, speriamo che stavolta basti», dice Dipiazza.
La sala principale può ospitare 1.300 persone: qui si terranno gli incontri del 25 marzo e del 15 aprile. Protagonista del primo sarà Giulio Giorello che, introdotto dal giornalista Alessandro Mezzena Lona, discuterà attorno la Temperanza. Quella successiva sarà la volta di Michela Marzano, che tratterà la Fortezza, presentata dal giornalista Pietro Spirito.
«Mi sono mobilitato appena ho saputo delle centinaia di persone in coda l’altro giorno - continua il sindaco -. Per liberare la sala abbiamo dovuto spostare le prove dell’orchestra. Ma in fondo si tratta di un paio d’ore al massimo. La fossa dell’orchestra sarà aperta ma a livello di capienza ciò è ininfluente». L’ultima conferenza è in programma il 22 aprile, quando Salvatore Veca affronterà il tema della Giustizia introdotto dalla giornalista Arianna Boria. Teatro del gran finale avrebbe dovuto essere il Magazzino 26, in Porto vecchio. Ma - la notizia è di martedì sera - la sala del Teatro verdi sarà disponibile anche per quella data.
«La nostra città - conclude Dipiazza - è multiculturale, multietnica, multireligiosa e ci sorprende ogni volta che si organizza qualcosa. La filosofia all’inizio poteva sembrare un azzardo e invece... viva Trieste!».
Versione, quella del sindaco, ribadita dal sovrintendente della Fondazione Verdi: «Di fronte a un tale successo di pubblico ci siamo messi subito al lavoro, assieme ai promotori delle lezioni - dichiara Stefano Pace -. Permetteremo a tante più persone di seguire l’evento, risolvendo alcune difficoltà tecniche di calendario e palcoscenico, già occupati dai lavori e dalle scenografie della stagione in corso. Come sempre, facciamo tutto il possibile per fare del nostro teatro uno spazio aperto alla vita della città».
Come recita il Protrettico, «chi pensa sia necessario filosofare deve filosofare e chi pensa non si debba filosofare deve filosofare per dimostrare che non si deve filosofare, dunque si deve filosofare in ogni caso».
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